Victoria Sponge Cake con ganache al Cioccolato e Cardamomo

by Rebecca
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Il pranzo di Yule nella Locanda della Contea Incantata di domenica è stato uno dei momenti più magici e meravigliosi di questi ultimi mesi. La presenza degli amici intorno al tavolo, i brindisi e le chiacchierate, il cibo e la buona compagnia hanno scandito le ore della giornata fin nel tardo pomeriggio.
La Contea Incantata, il mio sito di studi delle tradizioni popolari e mitologiche, era inizialmente solo un luogo immaginario, ma nel tempo, grazie alle persone che si sono unite in questo luogo virtuale la Contea è diventata un luogo reale.

E anche questa volta, qualcosa di buono in tavola sono riuscita a metterla e tra le numerose pietanze, due cosucce le devo pubblicare prima della rivolta delle fanciulle che munite di cucchiaio battono a tempo sul tavolo intonando minacce.
Cos’è Yule direte voi? E per non dilungarmi con la mia versione e rendere tutto un pochino più comprensibile, ricorro al buon vecchio Wikipedia che ogni tanto qualcosa la sa…

“Nelle tradizioni germanica e Celtica precristiana, Yule era la festa del solstizio d’inverno. L’etimologia della parola “Yule” (Jól) non è chiara. È diffusa l’idea che derivi dal norreno Hjól (“ruota”), con riferimento al fatto che, nel solstizio d’inverno, la “ruota dell’anno si trova al suo estremo inferiore e inizia a risalire”. I linguisti suggeriscono invece che Jól sia stata ereditata dalle lingue germaniche da un substrato linguistico pre-indoeuropeo. Nei linguaggi scandinavi, il termine Jul ha entrambi i significati di Yule e di Natale, e viene talvolta usato anche per indicare altre festività di dicembre. Il termine si è diffuso anche nelle lingue finniche per indicare il Natale (in finlandese “Joulu”), sebbene tali lingue non siano di ceppo germanico.

Quando i missionari iniziarono la conversione dei popoli germanici, adattarono alla tradizione cristiana molti simboli e feste locali (fu lo stesso Gregorio Magno, tra gli altri, a suggerire apertamente questo approccio alle gerarchie ecclesiastiche). La festa di Yule venne quindi trasformata nel Natale, mantenendo però alcune delle sue tradizioni originarie. Fra i simboli moderni del Natale che parrebbero derivare da Yule compare, fra l’altro, l’uso decorativo del vischio e dell’agrifoglio e l’albero di Natale. Così come gli alberi da frutta, anche i sempreverdi sono un elemento fondamentale delle celebrazioni del solstizio invernale. L’albero sempreverde, che mantiene le sue foglie tutto l’anno, è un ovvio simbolo della persistenza della vita anche attraverso il freddo e l’oscurità dell’inverno. La birra e il pane venivano offerti agli alberi in Scandinavia. L’albero di Yule rappresentava la fortuna per una famiglia così come un simbolo della fertilità dell’anno che sarebbe arrivato.”

Detta a modo mio questo è il Ciclo del Caldo Focolare Domestico, il periodo delle celebrazioni all’interno delle proprie abitazioni. I dolci inondano di profumo le viuzze e il caldo dorato colore del fuoco di candele si riflette sulla neve soffice caduta lungo i sentieri. Nel silenzio dei boschi, appese all’Olmo del Sogno, bianche perle di Vischio attendono la mano che le coglierà per farne dono e augurio di prosperità agli amici cari.

Ma torniamo a noi, alla torta che mi ha letteralmente sciolto il cuore. E’ nata un pò per gioco, per errore, per non sprecare tanto buon cardamomo infuso nel latte. Doveva essere una torta decorata con fondente di zucchero in tema natalizio/yulesco piena di fiochi di neve e alberelli…una cosa da vera cake designer, ma per sopraggiunti impegni è stata solo una torta squisitamente ricoperta di panna fresca, un pò a ricordare la molta neve caduta nei giorni scorsi…neve della quale francamente non mi stanco mai, in barba alla frenesia e al delirio che prende coloro che temono difficoltà negli spostamenti. Io sono una di quelle che francamente se ne infischiano…adoro la neve….!!!!
Ma bando alle ciance, vi lascio con una delle mie canzoni preferite di tutti i tempi…chiunque la canti mi dona gioia. Questa è nella versione del mitico Bublè….so, LET IT SNOW, LET IN SNOW, LET IT SNOW (soprattutto ora con il Natale alle porte)

Ingredienti:

per la Sponge cake

  • 300g farina 00
  • 300g burro
  • 300g zucchero
  • 1 baccello di vaniglia
  • 5 uova intere
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale

  +

per la ganache

  • 400ml di panna fresca
  • 250g di Blocchetto Cuor di Cacao 75% Venchi
  • 1 cucchiaio di burro
  • 5 cucchiai di zucchero di canna grezzo ridotto in polvere
  • 5 capsule di cardamomo
  • 5 cucchiai di latte intero

       +

per la copertura
  • 500ml di panna fresca
  • 1 cucchiaino di miele

+

per la bagna

  • 100g di zucchero di canna
  • 20ml di acqua

Preparazione:

Separate gli albumi dai tuorli e montateli a neve. Lavorate lo zucchero e il burro fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro e aggiungete i tuorli uno alla volta. Unite la farina e il lievito per dolci, il sale e i semini del baccello di vaniglia.
Imburrate una tortiera da 26cm impolveratela di farina e versate il composto. Infornate nel forno preriscaldato a 170°C per circa 35/40min.

Nel frattempo sciogliete a bagnomaria il cioccolato con 1 cucchiaio di burro e lo zucchero di canna. Lasciate in infusione nel latte le capsule di cardamomo aperte.
Lavorate con la frusta il cioccolato, aggiungete i semini del cardamomo e il latte filtrato e privato dei gusci di cardamomo. Montate a neve la panna e aggiungetela poco alla volta al cioccolato che avrete lasciato  raffreddare.

In un pentolino mettete a sciogliere lo zucchero di canna insieme all’acqua. Portate a bollore e lasciate raffreddare.

Tagliate la torta in tre strati, inzuppate con la bagna e mettete una parte di ganache al cioccolato. Alternate cosi ogni strato. Infine, montate a neve 500ml di panna. Verso la fine, aggiungete 1 cucchiaino di miele e continuate montare a neve ben ferma. Decorate la torta con la panna e ponete in luogo fresco.

Premetto che nonostante l’apparenza dica tutt’altro, è una torta davvero fresca. La Victoria sponge cake poi io la adoro. E’ uno di quei impasti versatili che si prestano a tutto. Dal tronchetto natalizio Bûche de Noël, ai rotoli ripieni di crema….e soprattutto la base per tutte le mie torte decorate.

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10 comments

giulia pignatelli 19 Dicembre 2012 - 19:29

che dolce godurioso… lo copio e spero di riuscire a farlo al più presto!!!

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Vaty ♪ 19 Dicembre 2012 - 22:40

Cara miss Becky, posso entrare in questo cottage delle favole? Si perché tu descrivi le cose che vivi così bene che mi sembra di vederti protagonista di un mondo..pero' favoloso, incantato. Che profumo che sento da quelle viuzze ..:-)
La sponge cake mi manca! E vedo che hai fatto una ganache deliziosa. Complimenti cara.

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Miss Becky 20 Dicembre 2012 - 0:00

Grazie Giulia. Ti assicuro uno di quei successi che vorrai ripetere all'infinito.

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Miss Becky 20 Dicembre 2012 - 0:04

Dolce Vaty, sei la benvenuta nel Cottage. Il mio in un certo senso è un mondo incantato. Quando la realtà in cui si vive ci sta stretta abbiamo solo due possibilità: o ci addattiamo a questa o impariamo a creare un mondo parallelo incantato, per noi stessi e per gli altri. Io ho scelto in un certo senso la seconda opzione. In merito alla sponge cake, ti assicuro che una volta che l'avrai provata non vorrai più abbandonarla. E la ganache è di una freschezza irresistibile. 😉
Un bacetto a te e a Sofi

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SELENDIR 20 Dicembre 2012 - 9:17

Se dovesse servire io testimonio a strafavore della Victoria di Rebby!!!!! Che soddisfazione poter dire “Io c'ero” 🙂 Mia tesorilla cuochettosa, hai fatto bene a mettere la ricettina così chiunque può provare a riprodurre questa meraviglia godereccia e abbuffarsi con un piacevole senso di leggerezza in bocca. Sicuramente la propongo ai miei durante le feste…magari con qualche variante nella ganache…o magari nella bagna…..o magari così….vedrò

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Miss Becky 22 Dicembre 2012 - 14:00

Puoi provarla in tutti i modi Sele…la Vicky da sempre soddisfazioni. 😉

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Anonimo 27 Dicembre 2012 - 17:54

Una fetta tirava l'altra… una delle rarissime torte fatte BENE :DDD (non tue Reb, ma d'altri :p) e confermo… che leccornia!!! 😀
Grazie di cuore rebbina :***

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Anonimo 27 Dicembre 2012 - 18:01

Emh… ero Danina!
Ps: ehi… quella è la mia mano 😀 hihihihihi
che bello far la modella per dolci 😀

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Miss Becky 28 Dicembre 2012 - 15:21

Si Danina è proprio la tua manina…Come modella saresti splendida tutta…non solo per la manina.

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Miss Becky 28 Dicembre 2012 - 15:23

Rifatta anche a Natale e confesso che io e Ado stanotte alle 3.20 ne abbiamo mangiato una fetta…dopo aver visto Lo Hobbit, dopo aver rivisto con piacere Le Due Torri ed esser passati al Il Ritorno del Re…. 😉

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