Soupe à l’oignon Gratinée per godersi la neve

by Rebecca
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Fuori nevica in una maniera così meravigliosa che non ho parole per descrivervi questo incanto in bianco. Mulinelli di fiocchi d’ogni dimensione si alzano, si disperdono per poi riunirsi come solo delle dolci fanciulle strette in una hora (giusto per non lasciarvi a digiuno di articoli sulle tradizioni di casa…ovviamente scritto da me) sanno fare. Bianchi, scintillanti, la cui grazia si scioglie nelle mani curiose di chi gioisce per ogni creaturina così unica nel suo genere. Falde larghe, così ampie da ricoprire il palmo e poi subito gragnole finissime come piccoli globi di grandine, solamente più leggeri, più delicati…e tutto questo nelle ultime 11 ore della giornata, senza sosta, senza fretta, senza deludere le aspettative di casa, della sottoscritta in particolare. E così lieta di condividere questa gioia con amiche, senza la frenesia dei falliti spostamenti, perchè per fortuna il lavoro dista a soli 10km da me.

Così, mentre una soupe d’oignon sonnecchia sul fuoco prendendosi il suo tempo, quasi fosse vino a decantare, io cerco di ottimizzare i tempi e scrivo già di quel che sarà il risultato. Sul divano, con il portatile sulle gambe, con il caminetto a fianco e la finestra di fronte (giusto per goder della neve) mi accingo a parlarvi di una delizia che mi ha conquistata, proprio come fece a suo tempo la buona vecchia signora Parigi.
Questa meravigliosa zuppa nata quale piatto povero poichè fatta con le cipolle, economiche e reperibili tutto l’anno, la tradizione vuole sia nata in Toscana, terra di sapori forti e decisi, per giungere in Francia grazie a Caterina de’ Medici quando andò in sposa ad Enrico II d’Orléans.
Nel quartiere Les Halles, dove fino agli anni ’70 si tenevano i mercati, questa zuppa era la prelibatezza più consumata dai parigini nottambuli. Contro le porte dell’alba, con un coccio di zuppa bollente tra le mani rompevano il guscio croccante di pane e formaggio prima di rincasare e nascondere tra i cuscini le avventure meravigliose della loro vita nella Ville Lumière.
Ed è così che adoro pensarmi, seduta al tavolino di un bistrot, tra la notte e il giorno, mentre gusto questa calda coccola, che incontra la mia voglia di dolcezza, perchè le buone cipolle lo sono, Spesso la cucino alla maniera della Sig.ra Child.
Ma eccovi la ricetta, senza indugiare tra le vie parigine, con gli occhi sognanti e la neve che danza tra i rami spogli dei tigli di fronte a casa.

Ingredienti 3 persone:
  • 3 cipolle dorate a testa (circa 800g)
  • 2 cucchiai di burro francese 
  • 1 cucchiaino di sal
  • 2 cucchiai di farina 00  
  • 200ml di brodo di carne 
  • 1 tazzina di vino rosso 
  • bouquet garni (salvia, levistico, timo e alloro)
  • 1 punta di cannella
  • 100 g Emmentaler 
  • fette di pane toscano per la Croûtes 
  • olio EVO 
  • 1 pizzico di pepe
  • molta pazienza e amore
Preparazione:
Tagliate a rondelle le cipolle e mettetele in una ciotola ricolma di acqua ghiacciata. In una casseruola ampia mettete abbondante olio EVO e il burro. Scolate le cipolle, asciugatele e mettetele nella casseruola. Coprite e lasciate cuocere lentamente. Controllate spesso l’andamento della cipolla, poichè dovrà brasare e caramellare senza bruciarsi. La cipolla con questo tipo di cottura suderà tutto il succo e tutti gli zuccheri caramellandosi. A quel punto, quando si è quasi ridotto il succo che lascia, sfumate con il vino e mescolate. Aggiungete la farina, addensate ed infine aggiungete poco per volta il brodo. Mescolate perché non si formino i grumi, aggiungete il bouquet garni, il sale e la cannella. Lasciate cuocere per circa 20min facendo attenzione che non si attacchi troppo al fondo. (ed è facile che accada visto che abbiamo aggiunto la farina) Quando sarà pronta sarà sufficientemente densa e color caramello, bruno.
Mettete la zuppa in cocotte o ramekin, disponete alcune fette di pane tostato, mettete le fette di emmentaler, una spolverata di pepe e passate nel forno preriscaldato a 170°C per circa 10min, o fin tanto che il formaggio non si sarà sciolto.
 
 

 
 
 

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17 comments

La casa sulla scogliera 12 Febbraio 2013 - 14:19

Io adoro questa zuppa, servita bella calda e con i crostoni di pane al burro! Ti invidio, cara, qui solo tanto tanto freddo e tanta tanta acqua!
Baci
Elli

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Sabrine d'Aubergine 12 Febbraio 2013 - 20:41

Questa è proprio la mia zuppa… come a Parigi. Ma oggi è l'occasione anche per un saluto e per un grazie. Buon trasloco!

Sabrine

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Miss Becky 12 Febbraio 2013 - 20:51

Te ne mando un pò io…tanto in fretta è scesa, tanto in freatta si sta sciogliendo…ma oggi ho fatto un bel pupazzo di neve alto (ancora un pò e mi superava)

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Miss Becky 12 Febbraio 2013 - 21:00

Felice di incontrare i tuoi gusti 🙂 Vediamo, il trasloco non è cosa sicura..sto combattendo per importare in maniera corretta i contatti 🙂

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Ribana Hategan 13 Febbraio 2013 - 2:54

Ciao e piacere di conoscerti! Che meraviglia di post, mi piace tanto come descrivi la neve e anche questa zuppa, che non ho mai assaggiato però penso che deve essere squisita! Complimenti anche per il blog!
Bacioni
A presto

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Miss Becky 13 Febbraio 2013 - 9:23

Grazie Ribana, sono felice che ti sia piaciuta la lettura…la zuppetta di cipolle merita davvero. A fine cottura la casa è una cipolla unica, perfino i muri (ricorda molto quando faccio la marmellata di cipolle 😀 ) ma la delicatezza della zuppa è qualcosa di prezioso.
Piacere mio….a presto 😉

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Ely 13 Febbraio 2013 - 17:47

Carissima.. non posso che adorare chi vive sulle Rive di Lothlièn… <3 Che piacere conoscerti e che bellezza le tue ricette: fini, delicate, saporite.. uniche! <3 Complimenti e un abbraccio grande! 😀

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Miss Becky 13 Febbraio 2013 - 18:08

Ely, nell'incertezza che tu abbia confuso le rive di Lothlièn con quelle meravigliose di Lothlorien, ti racconto berevemente del luogo che la mia fantasia abita. Uno di quei luoghi, che una volta terminato di raccontare nel libro, sarò lieta di condividere con gli amanti del fantasy.
Felice del fatto che tu abbia apprezzato le mie ricettine, ti aspetto presto al cottage. Un abbraccio grande

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Dolcemeringa Ombretta 13 Febbraio 2013 - 21:24

Io già ti adoro e non sto a scherzando !!!! Mentre ti leggevo mi hai rapita e mi sono ritrovata in una stradina con una zuppa fumante in mano …
La zuppa mi piace un sacco !!!!!
Complimenti per il blog, ho sbirciato il commento della mia amica Ely qui su….. E la tua risposta … Io adoro i fantasy…..
A presto

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Ros Mj 13 Febbraio 2013 - 23:23

Ciao Reb, grazie per la tua visita! Sono felicissima di conoscerti! Hai un blog delizioso e domani, a mente fresca, mi ci voglio trattenere per un po', a leggere delle tue meravigliose ricette e sapere qualcosa in più di te. Questa zuppa ha un magnifico aspetto…io adoro le cipolle, anche se, diciamolo, compromettono un po' la vita sociale :-D. Un bacio, cara

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Miss Becky 13 Febbraio 2013 - 23:55

Felice che tu sia passata al Cottage Ros. Sarò lieta di aprire la porta tutte le volte che busserai 😉 Il bello di questa zuppa è che la vita sociale non viene compromessa, l'abitabilità della casa durante la cottura e la pazienza dei vicini, beh…quella si 😀
Un abbraccio grande 🙂

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Anonimo 14 Febbraio 2013 - 18:49

Tanta pazienza per la cipolla da tagliuzzare? ;p hihihiih… non se ne parla neanche 😀 mi sono sempre rifiutata di uccidere le cipolle!! lo farò fare al gatto :p
Danae piagnucolona

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Francesca P. 11 Marzo 2013 - 17:14

Solo a leggere di Parigi mi emoziono… 🙂

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Miss Becky 11 Marzo 2013 - 23:20

Grazie Ombretta dolcissima….noto oggi che il blog si è mangiato il mio commento in risposto al tuo. Un bacio stella adorata

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Miss Becky 11 Marzo 2013 - 23:20

😀

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Miss Becky 11 Marzo 2013 - 23:20

Come ti capisco 😀

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mida.f3 26 Gennaio 2014 - 22:23

Oggi ha pranzo ho fatto questa zuppa, seguendo la tua ricetta passo passo. Grazie, è piaciuta molto. Milena d

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