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Basbousa, in arabo, revani in turco, ravani o revani in greco (ραβανί o ρεβανί) è un dolce a base di semolino e ricorperto di sciroppo al miele e acqua di rose, come si conviene ai migliori dolci della tradizione mediterranea. Dalla Grecia, passando per la Turchia, Israele, Libia, Marocco e Tunisia, questo è decisamente uno di quei dolci in grado di confondere la mente del viaggiatore da crociera, che ad ogni porto ne incontrerà la consistenza, il sapore simile ed il profumo irresistibile, facendoli credere di non aver mai attraccato in un altro luogo, del tutto differente.
Diffuso nell’area del Mediterraneo orientale, conosciuto come ma’munia in Egitto, il suo nome più diffuso è basbousa oppure ravani.
Ed è con il nome di ravani che a Parigi ho conosciuto questa delizia in una piccola bottega dolciaria greca nel Quartiere Latino. Profumava di cocco, di rose e scorzette di limone. Ed è stato amore al primo assaggio.
Una di quelle cose che non vorresti smettere di mangiare, tra un morso ed un altro di baklava e cornetti dolci di pan brioche al miele e noci.
E ho conosciuto anche la consistenza di quello marocchino, fatto esclusivamente con semolino, senza aggiunta di cocco ma con molto, moltissimo sciroppo al miele.
E ho conosciuto anche la consistenza di quello marocchino, fatto esclusivamente con semolino, senza aggiunta di cocco ma con molto, moltissimo sciroppo al miele.
Perchè le cose più buone le ho scoperte a Parigi, perchè è perdendomi per le viuzze del Quartier Latino che ho ritrovato me stessa, che ho ritrovato la mia mamy ed il suo sorriso, ed ho gioito della sua ebra serenità. Ed oggi con un sol morso di ravani ho ritrovato tutta la fresca poesia di una città che è un vero concentrato di culture, di sapori, di profumi, di odori, ed è così che ho rinnovato il mio folle desiderio di tornare a Parigi.
E’ così semplice da preparare questo dolcino, ed è così semplice da far evaporare. Teglie intere che svaniscono in pochi attimi tra mugolii e volti deliziati.
Solitamente è adorno di mandorle pelate intere, tagliato magistralmente da abili mani, coronato da litri di sciroppo fino a renderlo grondante, degno nemico della prova bikini.
Per tale ragione, forse ho ridotto un pochino le dosi di zucchero.
I greci, i libanesi e gli aegizi aggiungono il cocco, mentre altri paesi mediterranei come Israele, Marocco, Libia lo fanno con solo semolino.
I greci, i libanesi e gli aegizi aggiungono il cocco, mentre altri paesi mediterranei come Israele, Marocco, Libia lo fanno con solo semolino.
Certa che diverrà uno dei vostri cavalli di battaglia nelle feste con gli amici e perchè no, compagno ‘povero’ delle pastiere pasquali, vi lascio la ricetta del mio personalissimo basbousa/ravani (con la memoria ho cercato il più possibile di accostarmi al sapore di quello che avevo mangiato a Parigi).
Ingredienti:
- 300g di semolino
- 190g di cocco essicato grattuggiato
- 100g di farina 00
- 2 uova intere
- 180g di zucchero
- 100g di burro morbido
- 1 bustina di lievito Paneangeli
- 50g di yogurt greco
- 1/2 tazza di latte
- 1 cucchiaio di acqua di Rose
Per lo sciroppo:
- 3 tazze di zucchero
- 1 e1/2 tazza di acqua
- 5 cucchiai di miele millefiori Rigoni di Asiago
- il succo di un limone Bio
In una ciotola lavorate con la frusta il burro, lo zucchero, i tuorli e lo yogurt greco. Aggiungete la farina 00, il semolino, il cocco e la tazza di latte. Incorporate il lievito e gli albumi montati a neve.
Versate il composto in una tortiera imburrata e livellate con il dorso di un cucchiaio bagnato nel latte. Praticate dei piccoli tagli sulla superficie del dolce, decorate con mandorle intere oppure uvetta come ho fatto io e mettete a cuocere nel forno preriscaldato a 170° per circa 35min.
Nel frattempo preparate lo sciroppo mettendo in un pentolino l’acqua e lo zucchero. Quando si addenserà, aggiungete il limone, il miele e l’acqua di rose.
Sulla torta ancora caldissima, versate lo sciroppo ottenuto facendo attenzione che ogni parte, bordi soprattutto vengano inzuppati.
Non fatte come me e abbiate pazienza che il dolce sia perfettamente raffreddato, prima di ritagliare seguendo i tagli fatti prima di infornare il dolce e prima di servirlo ai vostri amici, se no vi ritroverete un dolce che si sbricciola con facilità, non che questo lo renda meno appetitoso. 🙂
29 comments
Mi sono persa fra le via del Quartiere Latino leggendo il tuo post. Hai raccontato in una maniera così bella questo dolce!
Complimenti, viene la voglia di farlo!
Sai che una volta l'ho fatto e non mi è piaciuto? Però era fatto solo di semolino e sciroppo, quindi alla fine, aveva un gusto… inesistente… Credo invece che il tuo sia ottimo!!!cocco e acqua di rose devono dargli un ottimo profumo!!! Magari lo provo 😉
Grazie Any. Io fra le vie del Quartiere Latino mi ci sono persa davvero…ma è stato un dolce perdersi! Senza perdermi cosi, non avrei trovato molti degli angoli suggestivi da me incrociati.
E per il dolce, beh…semolino e noce di cocco costano poco e a farlo ci si impiega meno di niente. Io l'ho fatto ieri per le piccine del parco giochi che ho sotto casa come merenda.
Bacetti
non avevo mai sentito parlare di questo dolce che, a giudicare dagli ingredienti e dalle foto, mi sembra favoloso. Ho anche dello sciroppo di rose comprato a Vienna che potrei utilizzare. Ti rubo la ricetta. Buona giornata, un bacio
Ecco un'altra meraviglia profumosa che esce dalla tua cucina e…dal tuo cuore immenso. Come sono fortunati il Messapico e la Principessa che possono gustare questo tipo di prelibatezze ogni momento. Solo una piccola precisazione (e ti pareva!): acqua di rose o sciroppo di rose? L'acqua di rose che conosco io serve per tonificare la pelle, quindi non credo sia usabile in cucina! Come sempre io ne so una meno del diavolo 🙂
Mi ispira moltissimo! Non ne avevo ma sentito parlare, però sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e particolare, quindi, lo proverò. per semolino intendi quello normalissimo che si usa per gli gnocchi alla romana?
Baci.
Elli
Buon pomeriggio Miss Becky,sono sempre affascinata da queste preparazioni particolari,deve avere un sapore molto particolare.
A presto
Z&C
Credo che si tratti più che altro di indovinare la ricetta giusta. Pensa che in Romania mia nonna il semolino lo usava moltissimo per fare anche i budini. 🙂
Questo posso assicurarti che è buono, ed il profumo del cocco ravviva quello che potrebbe essere un sapore inesistente. Quello mangiato a Parigi, sia con cocco che senza erano favolosi, solo che uno aveva una nota esotica mentre l'altro era più 'mediterraneo'.
Bacetti Jul
E fai benone….Quando lo avrai provato dimmi come ti è sembrato.
Ho aggiunto una piccola nota alla fine del post, potrà essere utile in futuro per questa ricetta.
Baci
Con lo sciroppo di rose non hai più scuse 😀 Quando l'avrai provato fammi sapere 😉
Bacetti
Sele, non sai quanto vorrei fossimo più vicine… 🙂 Questa delizia l'hanno mangiata anche le cuciole ieri al parco, le amichette di Viv. 🙂
Acqua di rose, non cosmetica, io l'ho trovata all'Auchan reparto mangereccio libanese. E sempre li avevano lo sciroppo. Lo so che nella Valle Serrata è poco probabile riuscire a trovare cose così, ma se è abitata da marocchini, algerini, libici e se hanno aperto un negozio alimentare loro, sicura che li lo trovi.
Ma se tu hai lo sciroppo, va benissimissimo.
Si Elli, è lo semolino quello classico, per gli gnocchi alla romana. Io in questo caso ho usato il semolino Barilla, perchè altro non ho trovato al super.
Bacetti
Grazie Ketty, se ti piace il cocco, sono certa che è un dolce che ti piacerà.
Gorgeous blog! I wish I can read it:-). Thank you for stopping by @Golubka.
I am working on this and I hope soon to be able to write in English.
Sei sempre meravigliosa con questi sapori che provengono dal mondo *.*
Danina
Ciao,
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Che ricettina del tutto nuova per me carissima amica.. Il bello qui da te e' che ci metti così tanta passione a raccontarci di usanze e ricette di altri luoghi che quasi di trasporti insieme a te.. In questi tuoi mondi, così belli e così puri.
È l'aria che si respira sempre qui tesoro.. È le tue foto? Sono incredibilmente da sogno.. Stupende. Ogni giorno, più belle, più particolari. Siamo simili io è te, cerchiao sempre di fare meglio ogni giorno..
Ti mandò un grande abbraccio ^_^
Grazie Danina…
Grazie Vaty. Parigi credo sia uno dei luoghi dove mi sono caricata di più di ricordi. Solo due settimane della mia vita, ma che valgono anni…Ho mangiato cose buonissime e visto cose meravigliose, mi sono innamorata ancora di più della vita e per la prima volta ho vissuto con estrema intensità e curiosità ogni singolo secondo del giorno. Una cosa cosi è accaduta solo qualche anno dopo, con la graVidanza.
Le foto non sono ancora all'altezza, ma ci sto lavorando. 😉
Tu sei davvero un dono della natura con gli scatti e mi incanti sempre.
Bacetti dolcissima amica.
Una magnifica preparazione dolce, assolutamente da rifare, quanto mi piacciono questi gusti, grazie!!!!
uuuuh a me parli di voglia di parigi?? non ci sono mai stata, è un mio desiderio proibito 🙂 questo dolce non lo conoscevo proprio ma sembra davvero incantevole e lo voglio provare! che belle parole 🙂
un bacio
p.s. mi iscrivo ai tuoi lettori!
Adoro il cocco, e questo dolce,deve essere divino!!!
Grazie a te Speedy per essere passata 😉
Lo è Melly, se non altro pe me e per quelli che lo hanno provato 😉
Provalo, poi saprai dirmi 😉
L'ho mangiato venerdì sera al ristorante arabo e ora sto per preparare la torta con la tua ricetta, ma ho notato che manca la quantità di zucchero nella preparazione della torta… c'è in quella dello sciroppo
farò ad occhio poi ta faccio sapere
Svista alla quale ho subito provveduto. 😉
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