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Negli ultimi giorni, tra le pessime notizie che continuano a bussare alla nostra porta, si è fatto largo un desiderio. Un desiderio che combatteva con la consapevolezza che il forno acceso in questo periodo è follia pura.
La mia resistenza è stata messa a dura prova e alla fine, il desiderio ha vinto la ragione.
Questa sera abbiamo mangiato una cosa che nonna ci preparava sempre: maccheroni dolci al formaggio e profumo di limone. Avrete notato che ultimamente vi sto proponendo molti dei miei piatti dell’infanzia.
Sto attraversando un periodo davvero difficile e tornare alle origini mi aiuta a mantenere il contatto con una realtà più confortante di quella che il destino si ostina a volermi proporre ogni singolo giorno. Per fortuna che Fox diceva che è decisamente l’estate formidabile dei Pesci….ma dove?!
Questo è uno dei piatti della tradizione della mia famiglia. Maccheroni, unico formato di pasta presente ai tempi nel nostro paese oltre ai fillini da noi chiamati fidea, un formaggio di mucca leggermente sapido molto simile al quartirolo, zucchero, vaniglia e zeste di limone.
Visto che era un piatto dolce-salato per noi costituiva un piatto unico. Il profumo che inondava la cucina, che avviluppava gli abitanti di casa in una sorte di nube magica, che si insinuava nelle fibre dei tessuti, così dolce e vaniglioso, fresco e limonoso…era come un sortilegio. Uno dei sortilegi culinari di nonnina Ana.
Alla mia nuova famiglia, quella che ho ‘costruito’ e che mando avanti a suon di tradizione e di stagionalità non avevo ancora proposto questo piatto. A mio marito è parso strano non averlo ancora mangiato, poichè era convinto che avessi già sfoderato tutte le ricette di famiglia, ma credo ce ne siano ancora.
La duenne di casa ne ha mangiati due piatti…e per lei, fare bis, vuol proprio dire tanto.
E non siamo nemmeno tanto fuori stagione, per quella che era la stagionalità di quel tipo di formaggio, piuttosto fresco, che nonna usava.
Ma senza perdermi in ulteriori inutili chiacchiere, vi lascio la ricetta….Io con la temperatura del forno ho esagerato per la fretta di spegnere tutto (220°), bruciacchiando qualche maccheroncino che confesso di aver mangiato golosamente. 😀
Ingredienti per 6-8 porzioni:
- 450g di maccheroni
- 500g di quartirolo lombardo fresco
- 250g di zucchero
- 1 bustina di vanilina
- la scorza gratuggiata di un limone di Amalfi non trattato
- 3 uova
- 200ml di latte
- burro q.b.
- sale q.b.
Preparazione:
In una ciotola ampia sbriciolate il quartirolo, aggiungete lo zucchero, la vanilina, la scorza gratuggiata del limone e le uova. Amalgamate molto bene il tutto e aggiungete il latte.
Fate cuocere la pasta per il tempo indicato sulla confezione, con un pochino di sale. Scolate benissimo dall’acqua e lasciate intiepidire. Aggiungete la pasta nella ciotola insieme agli altri ingredienti e mescolate bene.
Ungete una pirofila con del burro e versatevi il composto. Mettete nel forno preriscaldato a 190° e lasciate cuocere per circa 25min. Spegnete il forno e lasciate la teglia dentro. La pasta finirà la sua cottura in questo modo.
12 comments
Ciò che non uccide, fortifica!!!! Mamma Sele docet!Stellina bella, passerà questa bufera, deve passare accidenti!!! Intanto magnati 3/4/5 piatti come questi e acquisti la forza di un leone. Amo la pasta in forno e mi faccio un baffo della temperatura , quindi…proverò anche questa inusualità. Grazie di cuore gioiellino per le ricettine spettacolari e per la forza che tu hai e distribuisci anche a chi ti legge.
Io come ho letto negli ingredienti quartirolo lombardo mi sono innamorata.
E' uno dei miei formaggi preferiti sai?
Spero che non sia nulla di grave e che il tuo periodo nero passi.
Un bacino
Uhhhh deliziosa. Da provare.
Un abbraccio cara =**
In bocca al lupo per tutto…anche io ho appena avuto un periodo così nero che più nero non si può.
Ti abbraccio e mi gusto con gli occhi questi meravigliosi maccheroni…mamma mia che spettacolo quella crosticina croccante sopra!
Tesoro ti abbraccio per qualunque cosa sia!
la tua ricetta è davvero buonissima e colma di sapori genuini e di casa!
Val
Tesorina mia… ma è un piatto fantastico!!! Peccato che dalle mie parti non esiste, ma apprezzo e mi piace tantissimo l'idea 😉 Mi hai emozionata con questo post, non sono di certo contenta che ti stanno accadendo cose brutte, ma ti ammiro per come stai cercando di evaddere dai problemi.. Spero che tu le possa risolvere al più presto amorina, tvb ♥
Lo sai che a me la parte bruciacchiata è sempre piaciuta? 🙂 Mia madre mi sgridava, diceva che non dovevo mangiarla ma io non sempre l'ascoltavo, ehehe!
L'infanzia è un rifugio nei momenti difficili, lo so… i ricordi sono la nostra ciambella, quando il mare è agitato… fai bene a cucinare piatti con cui sei cresciuta, il cibo ha (anche) questa funzione… consola, incoraggia, accarezza…
la pasta al forno non l'ho mai fatta…
forse perché per una persona sola rischia di essere un po' sprecata…
Le nonne ci lasciano sempre le ricette migliori ^_^
Complimenti ha un aspetto delizioso.
Un abbraccio
Miky
Tesoro… Cosa darei Per sentirvi piu sereni.. oi io ci sono e vi abbraccio forte.
. Mi piace tanto quanto rievochi le ricette della nonna. Perché questa poi è molto particolare, quasi dolce:) un abbraccio <3
Ciao Becky, per la prima volta vedo questo ricetta di pasta dolce. Sono curiosissima di provarla, il formaggio qui non manca mai. E il profumo del limone dà una nota antica. Me gusta! Bacione
E' stato il piattoforte di Ferragosto, ma solo per me… o quasi! Di questi tempi i gusti dolci-salati e/o agrodolci non vanno di moda, o comunque sono snobbati dalla gioventù… aggiungerei bruciata, a parte rare eccezioni.
Io ho sfidato la cattiva moda e mi sono proposta di provare. E anche se è piaciuto solo a me e al ragazzo di mia cugina, non importa 😀 …la proporrò ai buongustai per ricordaTi e per banchettare con un piatto tanto dolce e saporito insieme.
Danina