No-knead bread ai semi, pomodorini secchi e olive

by Rebecca
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Siamo a cavallo del Raccolto, delle cose buone che Madre Terra ha da offrirci e per onorarla, come da sempre in casa mia, io ho fatto il pane.
Sono sempre stata a favore delle cose semplici, di facile preparazione. Pane “senza impastare” è una delle invenzioni che ha semplificato il modo di panificare. Inventato dal newyorkese Jim Lahey, descritto per la prima volta nel 1999 nel libro di Suzanne Dunaway ” No need to Knead”, ha fatto in poco più di un decennio il giro del web, stazionando di gran lunga nei post delle migliori foodblogger americane. Comparso in numerose versioni, più casereccio, semplice oppure ricco, è approdato poi anche in Italia.

E ci sono inciampata pure io. Fatto senza seguire troppo le regole, soprattutto quelle riguardante la parte fondamentale del pane no-knead: la farina e il tempo di riposo.
L’ideale sarebbe usare una farine tecniche tipo la W330 oppure W400 che sviluppano delle maglie glutiniche più forti in grado di trattenere anidride carbonica e creare quel pane con crosta dura e un impasto alveolato.
Ma al di là della lavorazione e del risultato che si avvicina più al tipo di pane che faceva la mia nonnina, credetemi, vale la pena provare a farlo con la ricetta più o meno originale.

Io intanto, vi lascio la mia di ricetta, che ha intriso di profumo casa, andando oltre, sul pianerotolo e dai vicini.

 

 

Ingredienti:
  • 600g di farina (mix di farina 7cereali e Manitoba in parti uguali)
  • 450ml di acqua tiepida
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 7g di lievito fresco
  • pomodori secchi, olive, origano, semi (lino, girasole, zucca, finocchio, nigella)  per un totale di 200g
  • 3 cucchiai olio di oliva
Utensile fondamentale: una pentola in ghisa con coperchio, o comunque un recipiente con coperchio che resista alla temperatura massima del forno, vedi pirex.
 

 
 
 
Preparazione:
Intiepidite l’acqua e scioglietevi il  lievito e lo zucchero. Mettete le farine in una ciotola capiente, aggiungete il sale ed il mix di semi, pomodori, etc. Aggiungete l’acqua e l’olio e amalgamate il tutto con una forchetta. Non lavorate l’impasto con le mani. Coprite con la pellicola e mettete la ciotola in frigo e dimenticatevela per circa 10-12 ore. L’ideale è che prepariate l’impasto la sera, cosi ha tempo di lievitare tutta la notte indisturbato e al mattino potete seguire la seconda fase.
Sul piano da lavoro ben infarinato con della Manitoba o 00 normale, rovesciate l’impasto. Con le mani ben infarinate stendetelo leggermente e velocemente, ripiegatelo e mettetelo con le pieghe rivolte verso il basso a lievitare ancora per circa un paio d’ore.
Io, ho sistemato il panetto con le pieghe verso il basso direttamente nella mega cocotte di pirex e l’ho coperto con il suo apposito coperchio. Quando ha raddoppiato il suo volume, ho tolto il coperchio, praticato delle incisioni decorative, coperto nuovamente e messo nel forno preriscaldato a 220° e ho lasciato cuocere per circa 20min. Ho poi tolto il coperchio, abbassato la temperatura a 175° e ho lasciato cuocere per altri 15-20min.
 

 

 

Note: Qui Jim Lahey spiega esattamente come fare e come deve essere l’impasto.

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6 comments

SELENDIR 9 Settembre 2013 - 14:31

OHHHHHHHHH! Ma cos'è questa bellezza??? Sento il profumo fino da qui, mia cara. Sei una grande, dico davvero. Baciotti otti otti

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Luisa Piva 9 Settembre 2013 - 18:35

ME-RA-VI-GLIO-SO!! NON DICO ALTRO.. stupendo, da rifare!

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Casale Versa 9 Settembre 2013 - 20:54

Mi piace! bravissima!
Vally

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Maria Grazia 9 Settembre 2013 - 22:39

Ho sentito parlare tantissimo del no knead bread. Ne ho viste varie versioni, ma la tua è strepitosa e sarà il mio punto di riferimento nel momento in cui mi cimenterò nella preparazione di questo pane.
Un caro saluto e serena notte!
MG

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cucinaincontroluce 10 Settembre 2013 - 9:22

Ma è splendido!!! Ho letto spesso del pane senza impasto e ora che vedo i risultati mi vien voglia di provarci, vedo se riesco a trovare qualche farina mista perchè nei supermercati di quartiere la scelta è davvero esigua…
Ciao, Tatiana

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Anonimo 11 Settembre 2013 - 13:11

Sei amorevolmente fantastica!
Danina

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