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{English recipe below}
“Gli uomini si dividono in quelli che costruiscono e quelli che piantano. I costruttori concludono il loro lavoro e, presto o tardi, sono colti dalla noia. Quelli che piantano sono soggetti a piogge o tempeste, ma il giardino non cesserà mai di crescere.”
Paulo Coelho
Le bizzarrie delle stagioni (di questa in particolare), come quelle della vita, mostrano cose nuove, inaspettate. Sono verità, forse non quelle che uno si aspetta. Ci sono costruttori che pietrificano e cementano intorno ai giardini, ma i muri per quanto alti, non potranno soffocare per sempre il verde che guizzerà un giorno o l’altro, alto, oltre quelle mura. Succede così forse con le verità inaspettate.
Mi ritrovo, io, da buon Giardiniere a combattere le nuvole nere, la grandine e il vento. Mentre fuori montano trombe d’aria devastando i raccolti, succede qualcosa di simile anche dentro di me.
Ciò che coltiviamo con cura nel nostro Giardino/Cuore non è al sicuro solo perchè dentro di noi. Certe volte quando le tempeste imperversano, non c’è luogo sicuro per le piante che abbiamo coltivato.
Le più fragili sotto le intemperie si spezzano, quelle forti sopravvivono anche se hanno perso il loro consueto aspetto.
Qualcosa si perde sempre.
La fiducia, un amico, un tesoro, un piccolo oggetto dall’aspetto insignificante ma che è dimora di significati profondi e sconosciuti ai più. Si perde la speranza. Qualche volta le cose perse lo sono per sempre. Altre volte ritornano, un pò come quelle cose che perdute nel mare, la marea poi restituisce, altrove, con una forma forse diversa da quella avuta in origine.
Quello che ho perso io è destinato a non tornare. Per volontà. Io, il buon Giardiniere, ho reciso un ramo malato che stava compromettendo la salute del resto della pianta. Tronchese, un colpo secco, un ramo in meno. Forse ora il mio albero è meno bello, ma un giorno, nel sole bianco della Primavera, piccoli germogli dal verde scintillante mi ricorderanno che non ogni cosa perduta ci rende menomati, mancanti.
Un piccolo dolore, una piccola sofferenza, ma tutto passerà. Come sempre del resto, che noi ne siamo o no consapevoli.
Per guarire ci vuole sempre un buon dolce. Albicocca & fava tonka è un matrimonio immortale. Il profumo che questa tortina semplice e veloce ha è seducente. Vaniglia, mandorla amara, una nota leggera di cannella, il fruttato dell’albicocca, soffice scioglievolezza. C’è tutto! Per ripagare un sacrificio…Quando il palato viene coccolato, l’Anima ne è ripagata.
Ingredienti:
- 200g di burro morbido
- 180g di zucchero
- 100g di farina di mandorle
- 200g di farina 00
- 8 gocce di estratto scuro di vaniglia
- 1 fava tonka grattugiata
- 9 albicocche tagliate a cubetti
- una bustina di lievito per dolci
- un pizzico di sale
Preparazione:
Nella planetaria lavorate il burro morbido con lo zucchero fino a quando non sarà soffice, spumoso. Aggiungete i tuorli uno alla volta, lavorando con cura. Aggiungete la fava tonka grattugiata, l’estratto di vaniglia e le farine, il lievito, il sale e gli albumi montati a neve. Infine, facendo attenzione a non smontare l’impasto, aggiungete le albicocche tagliate a cubotti.
Fatte cuocere nel forno preriscaldato a 175°C per circa 35-40 min.
Apricot and tonka bean cake
Ingredienti
- 200 g of room temperature butter
- 180 g of sugar
- 100 g of almond flour
- 200 g of 00 flour
- 8 drops of dark vanilla extract
- 1 grated tonka bean
- 9 apricots cut into cubes
- a sachet of baking powder
- a pinch of salt
Istruzioni
- In the stand mixer, mix the room temperature butter with the sugar until it is soft, fluffy.
- Add the egg yolks one at a time, mixing carefully.
- Add the grated tonka bean, vanilla extract and flour, baking powder, salt and beaten egg whites. Finally, add the cubed apricots.
- Cook in a preheated oven at 175 °C for about 35-40 min.
- Let to cool and serve with a sprinkling of vanilla sugar. You can opt for a dollop of cream, or a spoonful of crème fraîche or even some delicious caramel ice cream, or vanilla or fior di latte. Basically, choose the best way to treat yourself!
20 comments
chissà che bontà! mai provata la fava tonka, prima o poi devo rimendiare! bellissimo il post e le tue parole! ciao cara
deve essere tutto molto buono,grazie per la ricetta e le bellissime foto,felice serata
Non conosco la fava tonka ma ka torta ha un aspetto fantástico!
E' vero. non si può prescindere o rimandare la potatura di una pianta, anche se non vogliamo, anche se abbiamo paura del cambiamento..è l'unico modo!
I tuoi dolcetti, come al solito , mi fan sbrilluccicare gli occhi .. per non dire che mi fan gridare le papille gustative!!La fava mi è nuova, ma sono certa del tuo giudizio..inoltre accompagnarla ad una crème fraîche..o il gelato!!! ..Gnam amica..ecco “assaggiata”!! baciotti
Sai che con le tue ricette il problema più grosso per me è trovare certi elementi. Tonka???? che era costei??? E se la sostituisco con una fava nostrana? No eh? Quelle robe nere sono tonke o cozze? ahahahahahahah, tosorilla scusa, non offenderti, oggi ho voglia di ridere. Comunque l'aspetto della torta è davvero delizioso.
stellina mi spiace leggerti così triste…mi piacerebbe tanto venire lì da te con una fetta di questa torta e una buona tazza di tè caldo e chiacchierare chiacchierare e chiacchierare…
intanto ti mando un abbraccio
Ha un profumo che stende e il sapore anche. Grazie di cuore…un bacio
Grazie Paola, una baciotto
E' soffice e la fava tonka la impreziosisce!
Un bacio
Questa ti piacerebbe proprio tanto, ma proprio tanto!
E le potature, sono essenziali certe volte, non c'è nulla da fare.
Un bacio
Giusto tu e Ado ci avete visto le cozze 😀 Il sapore è fantastico, alla primissima occasione ti presento la signora Tonka! La vorrai adottare, te lo assicuro!
Un bacione
Non essere in pena per me tesorino, ho affrontato perdite peggiori di questa. Un cubotto di questa tortina profumosa e fluffosa e il mondo mi ha subito sorriso. Ma chiacchierare con te, per ore e ore, davanti ad una tazza di buon tè è un piacere che mai potrei negarmi!
Un baciottone grande grande
Sei riuscita a trasmettere tutta la tua forza in questo post e anche se non ci conosciamo e anche se non posso sapere che tipo di ramo tu abbia troncato per la salute del tuo alberello e il motivo per cui l'hai fatto, mi hai suscitato tanta stima 🙂 Bisogna avere coraggio e bisogna farlo per se stessi, anche se sembra difficile, si deve guardare avanti e pensare solo che quello che ci è costato tanta fatica e magari qualche lacrima oggi, sarà un giorno motivo di orgoglio personale e nutrirà la nostra felicità 😉 Lo penso davvero! Non ho mai provato la fava tonka, ma il tuo dolce ha un aspetto sano e delizioso! Davvero originale 🙂 Un abbraccio e un in bocca al lupo 😉
Il tuo commento è così prezioso è importante per me. Mi hai fatta sentire meno trasparente di come invece certe volte mi sento..è una lunga storia quella del ramo..la strana storia di un'amicizia durata quasi un decennio, fatta di momenti preziosi ma anche di tanto dolore, troppo e di molte delusioni. Quando queste superano in numero e intensità le gioie qualcosa cambia per sempre. Grazie di essere passata e di aver letto con gli occhi del cuore.
Che delizia, da mangiare con gli occhi..!
Ogni volta che passo da te per un saluto resto a bocca aperta: complimenti!
Un abbraccio
ciao, sono arrivata qui attraverso Bloglovin, grazie per questo dolce, che rifarò a breve. Ma soprattutto faccio mie le tue parole, Anch'io ho reciso un ramo, una decisione sofferta ma necessaria per la mia serenità. Ma in fondo al cuore ti fa ancora un po' male, dopo che hai capito quanto inutile è stato quello che hai dato a chi credevi amica…ma passerà. Passerà. Intanto mi salvo questa ricetta, ho le fave Tonka in frigo e con le albicocche daranno un tocco in più… grazie ancora e a presto. Ti seguirò con molto piacere.
solo per segnalarti che nella ricetta manca la quantità di uova, io ne sto mettendo tre, spero vada bene. Cari saluti
È vero…a volte le tempeste imperversano su ogni cosa…
Ho sperimentato la loro forza devastante eppure, anche se la Madre distruttice è tutto, dopo vien sempre la Madre creatrice… l'importante è conservare qualche semino per tempi migliori 🙂
Danina
Complimenti per la torta che mi accingo a fare ma quante uova metti?geazie
Grazie. Sì, ho omesso la quantità delle uova che è 3…correggo subito anche sul post, grazie!