Oggi è domenica. Guacamole e crostini di pane fritto

by Rebecca
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Che suono fa la domenica da te? –Zucchero

La domenica qui al Cottage ha il suono del lento risveglio. Il suono di piccoli piedini sul pavimento che si affrettano per raggiungere il lettone. Il suono di chi chiede coccole e un biberon di latte. Ha il suono della macchina del caffè che macina i suoi giri. Del microonde che fa il suo numero di beep per annunciare che il latte è caldo.
Ha il suono confortante di parole sussurrate all’orecchio dolcemente, così piano da udirle appena,  confusamente, perché la domenica qui si odono i di cori di uccellini, di fruscio di vento tra le chiome degli alberi. Ha il suono di un risveglio dolce, placido, calmo, senza chiasso. Ha un suono avvolgente.
La domenica ha il profumo delle torte sfornate la sera prima, delle brioche calde, del caffelatte. Ha il profumo dell’amore, della tenerezza, della dolcezza, dei baci a fiori di labbra.
La domenica ha il lieve sussulto di quelle carezze sulle ciglia, dolce come il vento che sfiora e scompone i salici piegati sui laghi. Perché quando quel folto ombroso di ciglia si dischiude al mondo, abbandonando le braccia di Morfeo, si intravedono laghi verde scuro. Tre paia d’occhi uguali. Tre sorrisi dolci.
La domenica ha il suono delle ruote sull’asfalto della provinciale che corre vicino a casa e il rombo silenzioso e lento dei motori in coda. 

Ma fondamentalmente, il rumore della domenica è quello della lentezza. La colazione a letto, da 15 anni. Una radicata abitudine che ci piace davvero tanto. La coccola, il premio dopo una settimana di corsa, di colazioni saltate o fatte in piedi. Due vassoi, dolcezze, caffè e latte e 3 paia di piedi che sbucano da sotto le coperte, tra risate e coordinazione braccia-gomito, tazza-bocca.

Saltiamo sempre il pranzo la domenica, noi grandi. Salvo poi concederci piccoli sfizi durante il pomeriggio mentre qualcuno guarda la Formula 1 (unico sport che ha varcato le porte di casa) e qualcun’altra lavora sul portatile.
Oggi è stata la volta di un guacamole, il mio, quello che preparo quando ho voglia di coccolarmi con qualcosa di veloce. Ho variato alcuni ingredienti da quello che già vi avevo proposto tempo fa.
Ho tante varianti e mi ingegno di volta in volta come meglio mi riesce, in base a quello che ho in frigo.
Questa volta niente tortillas o nachos, ho optato per un pane rustico fritto.
E la vostra domenica, che suono ha?
 
 

Ingredienti:

 
  • 2 avocado maturi (ma non troppo)
  • 1 o 2 lime (il succo)
  • 3 cucchiai di salsa di soia
  • 1/4 di una cipolla rossa
  • qualche ciuffo di prezzemolo
  • 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
  • pepe nero q.b.
  • 3 cucchiai di olio EVO
  • 1 pizzico di peperoncino
  • fette di pane rustico + 2 cucchiai per friggerlo
Preparazione:
Tagliate gli avocado a meta, eliminate il seme, prendetende la polpa e schiacciatela con l’aiuto di una forchetta. Aggiungete la salsa di soia, il succo del lime (il succo di un lime alla volta), la cipolla e il prezzemolo tritati finemente, lo zenzero, il pepe nero e l’olio EVO. Mescolate e assaggiate. Aggiustate di zenzero se serve, oppure di lime o salsa di soia.
In una padella antiaderente mettente l’olio e portate a temperatura. Mettete le fette di pane e friggete da entrambi i lati finché non saranno ben dorate.
 
 
 
Curiosità: Lo sapevate che l’avocado matura solo dopo la raccolta? La pianta di avocado può vivere fino a 200 anni e i suoi frutti crescono in coppia. E’ un frutto molto calorico che ha dalla sua parte però un alto contenuto di grassi monoinsaturi. Studi su un campione di persone hanno dimostrato che il consumo del guacamole ha aumentato il livello di colesterolo buono e ha ridotto i trigliceridi.
L’avocado è ricco di potassio e magnesio, di acido folico e di vitamina E.

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19 comments

Simo 21 Settembre 2014 - 18:48

le domeniche al cottage somigliano tanto alle mie…però noi amiamo fare colazione, ma anche il pranzo, un pò come nella tradizione lombarda…
Un abbraccio e buon inizio settimana

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Francesca P. 21 Settembre 2014 - 19:14

Mi piacerebbe sorseggiare lentamente una domenica con te. La descrivi proprio come la vorrei. Iniziando da un dolce profumato fino all'aperitivo con questi crostini, che hanno il verde delle (belle) speranze che non vanno mai abbandonate. E poi sono fritti, cosa c'è di più buono? 🙂
Sei riuscita a ricreare tante immagini casalinghe e intime… il suono che cerco, fatto di casa e coccole…

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Sugar Ness 21 Settembre 2014 - 22:54

Che incanto scoprire il tuo blog, pieno di belle parole e di immagini altrettanto belle. Anche qui nella baita la domenica è un risveglio lento, l'unico della settimana. Il suono è quello della gioia di essere insieme, tutti e quattro… e il resto del mondo fuori, una volta tanto. Mi piace il guacamole, ma non ho mai provato a farlo da me, mi affiderò ad una delle tue versioni! A presto!
Vanessa

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giochidizucchero 22 Settembre 2014 - 9:50

Che bello passare da te e trovare queste stuzzicherie! Un abbraccio cara, buon inizio settimana!

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Mila 22 Settembre 2014 - 10:44

Non sono una utilizzatrice dell'avocado, ma poi queste delizie mi fanno venire voglia di provarlo!!!

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SELENDIR 22 Settembre 2014 - 12:22

Come ben sai, io ADORO il guacamole: in qualsiasi variante! E quella ciotolina così mexican style??????? Le mie domeniche (quando non lavoro come ieri) hanno il rumore….di una dormita un poco più lunga e di pasta fatta in casa (durante il periodo autunno/inverno). Abbracci amica cara

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Rebecka 22 Settembre 2014 - 14:19

Qui, con il fatto di esser dei pigroni che si svegliano tardi, abbiamo preso l'abitudine a colazioni abbondanti e niente pranzo. Salvo poi gustarci queste cosucce ed altre 😛
Un bacione

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Rebecka 22 Settembre 2014 - 14:20

In qualche modo, riusciamo a condividere il lento scorrere delle domeniche. Ti stringo forte!

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Rebecka 22 Settembre 2014 - 14:21

Che bello. Mi piace quando le persone 'inciampano' sul sentiero scoprendo il Cottage. La domenica è un dono, tale deve rimanere.
Un abbraccio

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Rebecka 22 Settembre 2014 - 14:22

Un abbraccio grande.

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Rebecka 22 Settembre 2014 - 14:25

E' molto semplice da fare e anche divertente e poi è buono da perderci la testa.

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Rebecka 22 Settembre 2014 - 14:28

Lo so, lo so 😀 noi siamo quelli che: guacamole come se piovesse, come non ci fosse un domani! Io suggerisco di adottarlo come piatto principale in tutte le nostre riunioni 😀 Ieri avevo lo zenzero fresco e l'ho grattugiato …ma sai che buono???? Ancora più fresco e saporito… <3

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Rebecka 22 Settembre 2014 - 14:41

Ah e nemmeno a dirlo Sele, la ciotolina arriva dalla Romania. E' una delle ceramiche tipiche del distretto dove sono nata 😉

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Messapico 22 Settembre 2014 - 16:27

Non c'è Guacamole senza Mojito … ma tanto poi evapora lo stesso! 🙂

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SELENDIR 22 Settembre 2014 - 16:36

Gulp! che svista. Perdonami se ho parlato di mexican style, ma quei decori….li vedevo bene come provenienti da quell'area. Ho bisogno di lezioni di storia dell'arte.

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Rebecka 22 Settembre 2014 - 16:45

Ma che sciocchina 😀 Guarda che molte ceramiche della Romania sono simili ad alcune ceramiche che usano in Perù, in Messico e perfino Marocco.

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SELENDIR 22 Settembre 2014 - 16:47

Ho notato che in certe compagnie l'EVAPORAZIONE è estremamente alta 🙂

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Messapico 23 Settembre 2014 - 16:59

Vero, cara Sele … ma quel che evapora dipende UNICAMENTE dalla compagnia! 😉 … e l'evaporar mi è dolce in questa compa 😀

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Daniela Tornato 23 Settembre 2014 - 21:24

Un dolce racconto, una domenica davvero perfetta con lentezza, come piace a me, è il giorno delle coccole, del tempo prezioso, degli abbracci delle colazioni tarde e delle merende improvvisate, sono contenta di essere qui.
Anche io amo variare le ricette penso che sia anche questo il bello, sperimentare, ben trovata Rebecka! 🙂

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