Waffel with pear and tonka bean jam

by Rebecca
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In queste ore sta diluviando e solo da poco un vento forte ha smesso di scuotere gli alberi ancora spogli, che la Primavera guarda con timidezza, senza sfiorare.
Quest’anno sono molte le cose che tardano ad arrivare, che si lasciano attendere, che languono nella penombra, che sono lì pur non essendo una certezza, un’ovvietà e pure so che ci sono. Le sento. Sento che molte cose saranno un potenziale cambiamento ed affino l’arte di ascoltare il mio intuito per meglio scegliere, per meglio scegliere quello che è giusto per me.
Negli ultimi mesi ho preso decisioni che spesso non sono state comprese. Qualcuno ha pensato che ho sbagliato a non salire su quello o quel’altro treno, ma per una come me che ama tanto sostare nelle stazioni e negli aeroporti ad osservare le partenze e gli arrivi degli altri, mentre attendo che il cartellone segni la mia destinazione, quei dubbi e quei pensieri di altri sono stati davvero poco rilevanti per me. Ne ho tenuto conto, ma per una volta ho voluto credere con ostinazione a quello che il cuoricino celava nei suoi più nascosti anfratti e fare ciò che sentivo come giusto per me e per quello di cui avevo bisogno. E se avrò sbagliato, non sarà comunque una tragedia, sarà solo un percorso compiuto diversamente, più tortuoso, ma non per questo meno sorprendente.
Mi sto costruendo giorno per giorno, mattoncino per mattoncino, senza sapere cosa esattamente devo essere nel risultato finale, forse perché il risultato finale io nemmeno lo vedrò, ma saranno gli altri a scorgerlo.
Sono in divenire, sempre sognante e non vedere oltre il muro, mi aiuta a darmi una spinta più forte e saltare sempre più in alto. Sono una bimba, cresciuta, molto curiosa e come Mary voglio penetrare il Giardino Segreto del mio domani, tagliare i rami secchi, togliere le foglie morte e ridare vigore al roseto che profumerà senza sosta molte notti estive.
Ma torniamo alla ricetta di oggi, che di sicuro è la migliore che mi sia mai riuscita da quando frequento la cucina e mangio waffel.
Non so esattamente come ci sono arrivata, dopo numerosi esperimenti, ma quello che so dirvi con certezza è che sarà quella ufficiale della mia famiglia, quella della quale un domani la mia piccola principessa parlerà ai suoi figli, portando avanti la tradizione. Perché le tradizioni non vengono solo da ieri, ma di tradizioni ne creiamo inconsapevolmente ogni giorno, o almeno così mi piace pensare.
Ma i miei waffel meglio riusciti meritavano qualcosa di buono e diverso per essere accompagnate e quello che avevo in casa era semplicemente perfetto.
Niente miele, niente sciroppo d’acero, niente fragole o mirtilli. Avevo delle pere williams fin troppo mature alle quali volevo dare una nota importante e insolita, così la fava tonka che mi fa sempre compagnia nelle ricette dell’ultima settimana, si è sposata alla perfezione. La nota di cuore vanigliata molto avvolgente, quella leggera nota di testa quasi impercettibile canforata, come di cardamomo nero e di mandorla amara, tutto ha trovato il matrimonio perfetto dentro la morbidezza zuccherina delle pere.
Molti mi chiedono dove possono trovare la fava tonka e a tutti rispondo che a meno di non trovarsi in grandi città come Milano e Roma che abbiano negozi di spezie molto forniti, il miglior acquisto lo si può fare in rete. Mi sono trovata sempre divinamente con il negozio parigino di Bruno, ma che da troppi mesi ha il sito che non funziona ed io ho ripiegato su La Grande Epicerie Paris e nel negozio online Tutte le spezie del Mondo.

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Ingredienti per circa 12 waffel:

• 4 uova
• 250g di farina 00
• 400ml di latte intero
• 110g di burro bavarese morbido
• 5 cucchiai di zucchero
• ½ bustina di lievito per dolci
• i semi di un baccello di vaniglia
• 1 pizzico generoso di sale

Per le confettura calda di pere alla fava tonka

• 3 pere williams (circa 400g)
• 150g di zucchero semolato
• la scorza di un limone biologico intera, non grattugiata
• 1 pizzico di fava tonka grattugiata fresca (la punta di un coltello)

Preparare la confettura rapida di pere

Lavate accuratamente le pere e se lo desiderate privatele della buccia.
Tagliate a fette sottili o a cubetti e mettete in una casseruola a fondo spesso insieme allo zucchero e alla buccia del limone.
Lasciate cuocere fin quando lo zucchero non si sarà sciolto e le pere non avranno rilasciato il loro succo. La buccia del limone e la cottura vi aiuteranno ad ottenere una confettura piuttosto densa. Spegnete il fuoco e aggiungete la fava tonka.

Per fare i waffel al forno

Mettete tutti gli ingredienti insieme nella planetaria e lasciate lavorare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Distribuite il composto negli stampi imburrati e infarinati e lasciate cuocere nel forno preriscaldato a 200°C per circa 9-10 minuti.
Sfornate, spolverate con dello zucchero a velo se lo desiderate e portate in tavola insieme alla confettura tiepida di pere alla fava tonka.

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8 comments

Manuela 25 Marzo 2015 - 21:12

Capita la stessa cosa anche a me in questo periodo, cerco ancora di capire dove sto andando mentre agli altri sembra tutto estremamente chiaro. E salto in continuazione, per guardare al di là di quel muro, faccio balzi che nemmeno un coniglio,ma mi diverto e non m’importa pù (forse) di essere compresa da tutti e questo va bene… Io non ho mai cucinato i waffles, forse perchè mi manca l’attrezzatura, ma li guardo sempre con estrema ammirazione. Mi segno la tua ricetta, prima o poi ci sarà la prima volta anche per me!

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Rebecka 26 Marzo 2015 - 9:25

Questa ricetta l’ho ideata per i waffel fatti al forno, che sono un po’ diversi da quelli fatti con il ferro che si mangiano nel Belgio.
Per quel che concerne l’essere compresa da tutti, beh, non ci perdo più il sonno da molti anni. Sono così e chi vuole capirlo, lo capisce comunque.
Ho un carattere discutibile, certe volte litigo con me stessa, ma sono io e c’è chi mi ama e mi vuole bene proprio per questo mio caratteraccio. 😉
Un bacione one one

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Paola 26 Marzo 2015 - 7:29

Gli altri non capiranno mai le nostre scelte. E’ una cosa che ho capito da tempo e che continuo a riptermi ogni volta che trovo un muro. E’ la paura che ci ferma, che ci pone dei limiti e non ci permette di andare al di là di quelle che crediamo siano le nostre possibilità. Invece scopri che vincendo quella paura quello che sarà è proprio a un passo da te.. e se hai sbagliato, pazienza. Non è mai troppo tardi per riprovarci, imboccare nuove strade. Le tradizioni che nascono ogni giorno.. mi piacciono tantissimo queste parole. Mi piace tantissimo il pensare che un giorno i nostri figli diranno questa ricetta si è tramandata di generazione in generazione. Portare un pezzo di noi nella storia della nostra famiglia. Mi piace tantissimo questa composta di pere. Sai che la fava tonka non l’ho mai provata? Mi sa che devo mettermi a cercarla 🙂

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Rebecka 26 Marzo 2015 - 9:37

Sai Paola, penso ogni singolo giorno al mio percorso e la cosa che più di tutte mi preme ho notato essere “cosa realmente mi ha lasciato il passato? cosa realmente rappresentano per me quelle creature magiche che hanno abitato la mia esistenza, come ad esempio mia nonna…” E di fronte a questa domanda riscontro sempre più o meno le stesse risposte: il Passato mi ha lasciato Tradizione! Una Tradizione da mantenere, ma anche da Trasformare per meglio farla comprendere alle mani di mia figlia, alle mani dei molti nipoti che mi auguro di poter avere un giorno. La Tradizione è Amore…e quando c’è l’amore della famiglia, creare Tradizione è la cosa più naturale che si possa fare.
La fava tonka è una cosa misteriosa, potente…ha una magia dentro di lei che sembra aver percorso gli oceani del tempo solo per poter deliziare il palato e ancor prima, far innamorare l’olfatto. E’ un po’ vaniglia, con una lieve nota pungente canforata come quella del cardamomo nero, è una nota lieve di macis e quasi impercettibile di chiodo di garofano e tabacco, di pepe di giamaica. Dipende molto dalle cose in cui la si usa, perché con ogni ingrediente lascia sentori diversi.
Io la compro sempre online, adesso lascio indicazione nel post, così rimane anche per quelli che leggeranno in futuro 😉
Un bacione grande

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Vica 26 Marzo 2015 - 14:34

Importante è non arrendersi mai tesoro. Tu hai una famiglia da invidiare, che ti sostiene e ti vuole bene! Gli “altri”, quelli che non ti capiscano, sono solo passanti, non sono nessuno nella tua vita, non devono influire sulla tua vita. Ho capito che la molecola della felicità e del successo sta nelle nostre mani, nella nostra volontà; Gli ostacoli non mancano mai, ma superati quelli tesoro arrivi dove vuoi ♥
Devo confessare che amo già questa ricetta anche se non ho mai visto una fava tonka in vita mia! 🙂 Ho letto in questo post cosa sia e ho cercato anche su internet; ho trovato questo “con note speziate di miele, vaniglia, cannella e mandorla. Questo tipico aroma viene chiamato – cumarina”, molto curioso! La combinazione con la pera deve essere superlativa!!!

Tesoro tua figlia sarà fiera di te ♥

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Rebecka 26 Marzo 2015 - 14:51

Hai ragione su tutto amorina. La famiglia è quella che conta ed io sono fortunata ad avere la splendida famiglia che ho, che mi sostiene, supporta e sopporta. E’ tutta lì la felicità e il senso della vita.
La fava tonka tesorino devi troppo averla. Io la scorsa estate avevo fatto la marmellata di albicocche e fava tonka ed era strepitosa e forse sempre lo scorso anno, o due anni fa avevo proposto per il Cottage un dolcetto albicocca e fava tonka, le blondie! 😉
I profumi della tonka dipendono da molte cose: dalla raccolta, dalla macerazione nel rum, dal modo in cui viene conservata.
Le spese di spedizione dall’emporio parigino sono piuttosto alte, 16 euro, ma se compri delle altre cose che possono servire ed essere interessanti, è una spesa che vale la pena affrontare e se hai bisogno di qualche dritta all’acquisto e suggerimenti circa cose da comprare e avere in dispensa, dimmelo pure, che sarò felicissima di aiutarti.

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Vica 26 Marzo 2015 - 15:08

Grazie per i suggerimenti e la disponibilità nel aiutare, sei molto generosa ♥ Ti lovo e hai cura di te!

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Monica 26 Marzo 2015 - 19:55

Il viaggio è emozionante…la meta chissà. Treni persi, aerei mai presi, ferme a guardare i visi tra la folla. Perchè a quelle come noi poco importa la meta. C’è cosi tanto da vedere, gustare, odiare, amare durante il tragitto.
Giri di valzer accanto agli altri e qualche volta Con gli altri…ma si balla bene anche da sole, se è ciò che ci chiede il cuore. Tu sei magica e io l’ho sempre pensato.
Ti auguro solo un buon viaggio..animato da quella magia, quel pizzico di mistero che ti ha sempre contraddistinta.
La ricetta è bellissima Becky…ma la tua anima ancora di più!
Con affetto
Monica

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