Mini pumpkin pies

by Rebecca
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mini pumpkin pie

OnAir  Loreena McKennitt – The Mummer’s Dance

Il Cambiamento ha peduncoli rosso rubino e palmi distesi, increspati, venati di rame, di verde e giallo paglierino. Il cambiamento penzola fanciullo sui rami e ha molti compagni. Il Cambiamento è oro liquido che filtra al mattino in quel scompiglio composto sugli aceri. C’è una chiassosa quiete nella bocca del vento che soffia l’autunno lungo le callaie che dormono nei loro veli di nebbia, custodi di un qualche segreto di campagna che non è dato sapere. Nelle capezzagne tra filari di vite, fluttua la foschia come un vascello fantasma, portatrice degli ultimi effluvi di uva moscato. Si sposta lungo i colli ed approda nelle cascine, tra le botti già piene. Il cambiamento è qualcosa che ho nell’anima, sempre in cerca, sempre affamata di gioia, di bellezza, qualcosa che in pochi accolgono.
Il cambiamento è anche solo la temperatura che scende, ora che siamo oltre la porta di Settembre. E quando succede, arriva il primo fuoco. E il primo fuoco nel caminetto è sempre qualcosa di speciale, che va festeggiato, onorato. Gli spiriti del primo vino, del primo fuoco, delle prime colonne di fumo, di quell’odore di sottobosco, pioggia, funghi, quel dolce inebriante odore di Autunno.
Chi segue il Cottage da qualche anno sa che parte della mia anima segue percorsi “celtici”, antiche vie. Sa che ho un calendario di eventi tutto mio, fatto di ricorrenze e celebrazioni che attingono a tutto il mondo, ma che tutte hanno una radice comune.
Siamo ad ottobre e Halloween è dietro le porte. Lo festeggio, non di porta in porta in cerca di dolcetti, o scherzetti, anche se sono grande fan e sostenitrice della gioia dei bambini che lo fanno. Lo celebro alla maniera dei miei antenati. Il mio Halloween si chiama Samhain ed è il Capodanno celtico.
Samhain è soglia, è tempo dell’ultimo raccolto, è tempo di ritiro, di introspezione, tempo di discesa. Si chiude il ciclo agricolo ed inizia il tempo del focolare domestico. Gli ultimi frutti, di questo Raccolto, sono i frutti più ricchi, capaci di sostenerci per tutto l’inverno. Mele, pere, noci, melograni, verze, cavoli, patate, zucche, il grano già macinato, vino.
Forse tutto ciò vi sembrerà poco ordinario sapendo voi che non sono esattamente una contadina. Ma è il mio modo singolare di tenere il contatto con la terra. L’unico che conosco, l’unico che posso permettermi.
Samhain è La soglia per eccellenza. Il velo che separa i Mondi scende e ciò che fu è ancora e coloro che vissero sono ancora e il banchetto più bello e ricco è per loro. Celebro i miei Antenati con una grande cena con la famiglia. Ricordo e posso onorare con il buon cibo i cari che non sono più nella mia vita materialmente.
E’ forse uno dei momenti più intimi di tutto l’anno per me. Perché tutto ciò che i miei adorati nonnini materni hanno rappresentato si manifesta in ogni cosa. Negli abbracci, nei sorrisi, negli occhi lucidi, nel buon cibo che ho imparato piano a cucinare, nelle buone tradizioni culinarie e non che la mia amata nonnina mi ha lasciato. Tutto è intima luce, quieta, piena di malinconia e gratitudine.
Questo significa Samhain, questo è per me Halloween, questo è per me il mio “europeo” Ringraziamento.
Sono allineata con il respiro profondo della terra, colma di gratitudine per l’amore benefico che ho nella mia vita, che sento essere un elisir.
Sono grata alla mia famiglia, agli amici, alla terra, alla vita.
Ed io, insieme alla mia gratitudine e alla mia zucca che pare non esaurirsi, ma moltiplicarsi, vi propongo una ricetta che è diventato il dolce classico che chiude i festeggiamenti di Samhain. La mia personale pumpkin pie, della quale in casa esistono due versioni, ma io vi propongo la mia prima.

pumpkin

Ingredienti per 12 tortine
Utensile: coppapasta 8cm di diametro – stampo per muffin da 12 pezzi

Per la frolla lievitata: -100g di farina di nocciole -50g di farina integrale -100g farina 00 -80g burro -75g di zucchero -1 uovo BIO -la scorza grattugiata di 1 limone -1/2 bustina di lievito -1 pizzico di sale
Per i ripieno: -300g di zucca butternut o violina cotta a vapore -100g di zucchero muscovado –2 cucchiaini di spezie per torta di zucca -3 biscotti Digestive -2 uova intere -2 cucchiai di ricotta fresca + burro e pangrattato per la teglia

In una ciotola mescolate le farine, il lievito e il sale. Disponete a fontana, mettete al centro l’uovo e lo zucchero e battere leggermente con una forchetta. Incorporate la farina poco alla volta poi lavorate con le mani e unite il burro freddo staccato a fiocchi. Incorporate velocemente finchè l’impasto non si stacca dalle mani. Avvolgete l’impasto nella pellicola e mettete a riposare nel frigo per un’ora abbondante.
Nel frattempo cuocete la zucca a vapore fin quando non sarà morbida. Schiacciatela con una forchetta e lasciate raffreddare. Unite i biscotti sbriciolati finemente, lo zucchero, le spezie, le uova e la ricotta. Mescolate bene fin quando le uova non saranno ben amalgamate al composto.
Riprendete la frolla, stendetela (1/2 cm di spessore o poco più) con l’aiuto di un mattarello su una spianatoia infarinata e con il coppapasta ricavate 12 dischi. Imburrate e ricoprite di pangrattato lo stampo, disponete ogni singolo disco spingendolo delicatamente in modo che aderisca al fondo. Non forzate per non rompere la frolla. Mettete 3 cucchiai di ripieno per ogni mini pie.
Infornate e cuocete per circa 25-30 minuti nel forno (statico) preriscaldato a 180°C.
Servite tiepide con un cucchiaio generoso di panna montata o con del gelato alle noci.

pumpkin time

pumpkin mini pie

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9 comments

Elena 3 Ottobre 2015 - 8:53

Che post meraviglioso, le tue parole mi hanno scaldato il cuore… Ho letto piano piano, in questi attimi di pace in casa, non c’è nessuno, fuori fa freddo e piove e la pizza per pranzo sta lievitando tranquilla e sonnacchiosa…. Questi dolcetti sanno di autunno, di foglie secche scricchiolanti sotto le scarpe mentre si cammina, sanno divento che scompiglia i capelli, sanno di buono… Un bacione e buona giornata cara!

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Rebecka 3 Ottobre 2015 - 13:05

Oh, chissà che meraviglia quella pizza. Quella fatta in casa mi piace proprio tanto e mi piacciono i momenti di silenzio in cui ci si riesce a prendere un po’ di tempo per se stessi, per i propri pensieri, fuori dalla bellissima confusione che è la famiglia.
Un bacione a te Ely e felice weekend.

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Vica 3 Ottobre 2015 - 12:50

Che dire stella.. L’autunno ti dona molto e tu, splendidamente, rendi omaggio a Lei ♥ E’ pazzesco credere in qualcosa.. Non che io creda a niente, ma ammiro il tuo spirito Samhaiano (si può dire?) 🙂

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Rebecka 3 Ottobre 2015 - 13:04

Si può dire, in effetti io e le mie amiche lo usiamo 😀 Credo in ciò che vedo, credo in ciò che sento e anche in quello che percepisco solo lievemente. Credo che ogni anima in viaggio, anche se ha abbandonato il corpo fisico continua ad esistere, mi piace crederlo perchè è l’unico modo che ho per tenere vivo il ricordo dei miei amati nonnini. Quando celebriamo, so che a quella tavolata ci sono anche loro….riesco quasi a vederli, a vedere i loro occhi di luce e quel sorriso che scioglie. E’ l’Autunno, beh…è magia! Ti abbraccio forte

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Paola 4 Ottobre 2015 - 6:03

Autunno è anche per me raccolta, un momento intimo, da vivere con i propri cari, con i propri pensieri. Lontana, anni luce, da quella che è la festa di Halloween, preferisco trascorrere le giornate nella calda intimità della casa o all’aria aperta, quando ancora è possibile, per sentirla cambiare da calda e chiusa, a fresca, frizzantina, in grado di regalare emozioni nuove. E tornare a casa, sapendo che ad accoglierci ci sarà il calore di una vellutata o di una torta appena uscita dal forno, del colore arancio dell’autunno. Le tue minipumpikin pie sarebbero un bel bentornata a casa

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Paola 4 Ottobre 2015 - 12:08

Bellissime le foto e golosa, assolutamente da provare, la ricetta. Ogni volta resto incantata.

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Francesca P. 4 Ottobre 2015 - 20:57

Il cambiamento per me è quel vento che fa danzare le foglie, fa cadere le più fragili e trattiene quelle che sanno affrontare ogni stagione…
Il cambiamento è una porta socchiusa da cui passa sempre la luce e sta a noi aprirla un pochino per sbirciare cosa ci può essere dietro…
Il cambiamento è una corsa all’aria aperta, quando metti tutta la forza nelle gambe e vai, anche se non sai dove, ma senti che vuoi andare…
Il cambiamento è un movimento lento che parte da dentro e poi esplode, come un canto…
E’ bello sentirti raccontare di mondi e riti per me sconosciuti, ma affascinanti… tu continua, io mi metto comoda a mangiare le tue tortine, abbiamo tempo, abbiamo tutta la notte… 🙂

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Rebecka 5 Ottobre 2015 - 7:49

Il Cambiamento è tutto, fa parte del nostro naturale percorso e sarebbe terribile se nulla mai cambiasse e se noi stessi non cambiassimo mai. Vorrebbe dire essere rimasti sempre fermi…
Ma parliamo delle tradizioni, che sono belle. Intiepidisco un filino le tortine sotto il grill…ti va la mia “crema di crema alla Becky”? E’ buona…. 🙂

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Tatiana 6 Ottobre 2015 - 9:04

Che bel post… e dire che me lo stavo perdendo perché le notifiche continuano a non arrivarmi! 🙁
Ecco che da te si sta davvero bene, mi accoccolo accanto al camino del tuo cottage, mi basta poco…un tappeto steso a terra e una delle tue mini pumpkin pies… e son contenta! Ti siedi accanto a me e mi racconti qualche bella storia celtica?
Un abbraccio caldo e avvolgente come l’autunno!

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