Pumpkin Spice Latte

by Rebecca
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pumpkin spice latte

La ragione per cui esistono posti come Starbucks è che gente che non possiede la minima capacità di prendere decisioni, deve prenderne almeno sei per prendere una sola tazza di caffè!
Lungo, ristretto, con latte scremato, decaffeinato, con dolcificante, senza zucchero, con zucchero di canna, ecc..
Così gente che non sa mai che cavolo deve fare o perché è al mondo, riesce con soli 2 dollari e 95 a ottenere non solo una tazza di caffè ma una decisa consapevolezza di se! –Tom Hanks, C’è post@ per te


Non ho mai capito il mito Starbucks finché a Parigi, dopo essermi svenata per un caffè così pessimo che nemmeno io riesco a far di peggio con la moka, non ho preso per mano il mio rude guerriero e siamo entrati in uno dei punti vendita, al Carrousel du Louvre.
Quella sirena sul logo dovrebbe essere un avvertimento. Dovrebbe subito scattare nella nostra mente di piccoli Ulisse, marinai tra onde di caffeina, che quello è un luogo dal quale tenersi lontani. Perché, per inaspettati motivi, quel luogo crea dipendenza, anche in una come me che il caffè lo prende una sola volta al giorno.
Sono entrata e sapevo cosa volevo. Lo sapevo fin quando non ho visto il cartellone davanti a me. E in un attimo la mia capacità decisionale è stata sovvertita. Non c’era più la tuonante certezza del “voglio cappuccino e muffin!!!” quanto, piuttosto, “oh, c’è il caffé mocha e caramel macchiato e guarda, anche il cinnamon dolce latte”. Tutte meraviglie cremose, sormontate da 5 centimetri di ferma, goduriosa e peccaminosa gonfissima panna montata e spolverate di cacao, o cannella, o colate di caramello.
Com’è finita? Che per lo più, in quella occasione, la mia colazione è stata cappuccino e muffin al caramello e nocciole, il mio preferito in assoluto. Per cui, tutto il resto della meraviglia mi è servito a poco, solo a creare quel principio di insana agitazione ed eccitazione.
Io in procinto di una scelta, di una decisione fondamentale come “il caffè come lo vuoi?” sono sempre imprevedibile. Di fronte a 5 cose che mi piacciono straordinariamente per aspetto, sono capace di: a) uscire senza alcuna di quelle 5 cose, b) essere così temeraria da prendere la più improbabile, c)  tuffarmi su ciò che mi è familiare.
Che Starbucks, in alcuni luoghi della terra più che in altri, sia un marchio mitico, è un dato di fatto. Forse non è un caso se il marchio ha tolto dal logo il nome, lasciando solo la seducente sirena. La sua identità ora non è più determinata dal nome, ma dal simbolo di quella sirena, riconoscibile ovunque, con quel verde…..verde speranza. La speranza di avere un caffè come in Italia mi sono abituata a berlo. Perché se proprio devo berlo, voglio sia un Signor Caffè, espresso, cremoso, con una tostatura dolce, non bruciata con sentori di acre.
Di Starbucks piacciono molte cose. Una tra tutte, che mancava da un po’, è una bevanda rilanciata lo scorso settembre: la Pumpkin spice Latte in versione iced.
Beh, i clienti storici del marchio sono molto contenti. Io non sapevo perché ma l’ho scoperto l’anno scorso quando, alla ricerca del miglior eggnog natalizio, che è ‘proprietà’ esclusiva delle capacità del guerriero di casa (fa il migliore che abbia mai bevuto), ho deciso di prepararlo per me. E sapete che vi dico? Che devo bere quello di Starbucks per decretare se è migliore il suo iced o il mio caldo. Sì, sì, sono piuttosto presuntuosa oggi.
E in attesa di andare a Parigi e consumarlo lì, perché per me Starbucks è legato alla mia città del cuore e in qualsiasi altro luogo non ha lo stesso fascino, vi lascio la mia ricetta, densa e ‘zuccosa’, double zuccosa. 😀

pumpkin pure
Per 4 tazze:
*4 tazze di latte intero (o parzialmente scremato) *8 cucchiai di purea di zucca violina cotta al vapore *4 cucchiai di zucchero muscovado *1 1/2 cucchiaino di spezie per zucca *1 pizzico di noce moscata *4 tazzine di caffè espresso *panna fresca montata e cannella per decorare

In una piccola casseruola mettete la purea di zucca (schiacciata con la forchetta o ridotta in crema con il frullatore ad immersione) insieme allo zucchero e mescolate finché questo non sarà sciolto, facendo attenzione a non bruciare la zucca. Aggiungete il latte poco per volta, le spezie ed infine il caffè espresso. Distribuite in 4 mug, decorate con panna montata e cannella. Servita calda, o tiepida, come piace a me.

Se volete un veg friendly Pumkin spice latte, sostituite il latte vaccino, con del latte di Riso e della panna vegetale. Il risultato sarà ottimo.

pumpkin spice latte

pumpkin spice latte cup

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4 comments

Vica 7 Ottobre 2015 - 18:07

Non ho mai avuto la tentazione di entrare in uno Starbucks.. non saprei, a volte vado contro le tendenze.. Però mi piace il tuo entusiasmo! come sempre riesci a trasmettere emozioni dalle tue esperienze. Chissà magari un giorno entrerò in questo maledetto Starbucks 🙂 Mi intriga molto il tuo spice latte; il magico melange sarà la chiave?

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ConUnPocoDiZucchero Elena 7 Ottobre 2015 - 20:58

dunque: io oltre ad essere una grande appassionata di Natale come te, sono anche una grandissima estimatrice della zucca (violna e delica) su cui davvero potrei tessere lodi infinite!! Ti dico solo che 2 anni fa ero diventata arancione perchè ne avevo mangiata troppa!! 😀
Detto ciò, c’è anche un’altra cose che ci accomuna, ma tanto: la colazione e soprattutto il must del cappuccio!
Ora: tu mi metti in qst post tutto, ma proprio tutto ciò che amo compreso il rif. al Natale.. insomma è un invito bello e buono a provarlo subito qst godurioso pumpkin latte!! Domani mi arriva la zucca… ci siamo capite!! 😉

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Paola 7 Ottobre 2015 - 20:58

Per me Starbucks, invece, è Madrid e le colazioni prima di partire alla scoperta della città. E’ i cinnamon roll e un muffin al cacao enorme. Da napoletana, il caffè non lo prendo mai, o quasi, fuori la mia città.. su questo sono viziata 🙂 Ma un bicchiere del tuo pumpkin spice milk lo prenderei volentieri 🙂

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Vica 8 Ottobre 2015 - 9:29

Che figata! A novembre festeggerò il mio compleanno proprio a Madrid, quindi sarà la buona occasione per presentarci (o ed il caro Starbucks) 😉

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