Lemon, thyme and lavender drenched cake

by Rebecca
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lemon thyme lavender friand

OnAir Give Me One Reason – Tracy Chapman
Giove ostile, Saturno contro e luna in quadratura. Con questo cielo l’oroscopo mi suggerisce di infilarmi sotto le coperte e non uscirne fino a nuovo ordine. Ma la verità è che la mia voglia di fare, la necessità, non mi consentono di sfuggire alle provocazioni dei pianeti e dei satelliti. E poco importa!
Perché sono sempre in fermento. Di notte, nel silenzio, sento un TIC-TAC continuo, un ticchettio che disturba perfino il sonno altrui. Sono i miei pensieri sovversivi, quelli più audaci, che ora hanno mai, occhi e volontà, sono i loro colpi di scalpello che cercano di rompere le lastre intorno ai pensieri pietrificati, liberarli, incitarli alla Rivoluzione.
Osservo il cielo gelido, scintillante, privo di nubi e lo trafugo delle stelle, come facevo da piccola, quando prendevo quei spilli di diamante tra le dita e li mettevo dentro ad un fazzoletto. Ora me li tengo in tasca, sotto il cuscino, nei barattoli in cucina insieme ai sogni, mischiati tra riso, lenticchie. Dentro la credenza, con la pasta e i biscotti. Sotto i coperchi.
Quando prendo una pentola e le tolgo il coperchio per colmarla, saltano fuori stelle, pensieri, parole e desideri. Corrono come schegge impazzite per la cucina. Rotolano sul pavimento di casa e saltano sui muri, rimbalzano e mi colpiscono.
Sembrano volermi ricordare che sono sempre lì, anche se nascosti. Che lo saranno sempre indipendentemente da ciò che faccio.
Sono lì sempre. Lo sono quando mischio farine, zucchero e burro, lo sono quando mordo spicchi di limone, lo sono quando colmo quei desideri che mi pizzicano palato e lingua, morbosamente.
E io sono grata per la loro presenza che ogni tanto mi scuote da quel torpore che ha preso noi umani moderni con la testa piena di pensieri inutili, impegnati, pietrificati sotto montagne di lavoro e di aspettative altrui da soddisfare.
Oggi alle altrui aspettative non ho pensato. Ma solo ai miei desideri di Provenza, di Primavera, di Lavanda e di Limone, di dolci inzupposi come quelli che c’erano in Romania al tempo dei miei 10 anni. Quando c’era poco e quel poco era così buono che lo avresti mangiato a quintali senza saziarti, senza stancarti e ne avresti voluto ancora.
Così, pensando a Parigi, pensando alla pasticceria francese che ha influenzato tanto quella romena, ho deciso di fare dei friand che qui in casa sono molto apprezzati. Di solito odori e sapori finiscono tutti dentro, oggi invece, ispirata da una ricetta di SortedFood ho deciso che parte dei sapori gli avrei mischiati in una sorte di sciroppo con il quale bagnare i friand. Detto fatto, che non è la prima volte che mi metto a sciroppare dolci. E la lavanda piace tanto, non solo nei cassetti della biancheria. E sapete una cosa? Sono già finiti.

Ingredienti per 10 friand: 120gr di burro, 120gr di zucchero muscovado, 230 di farina macinata a Pietra, 60gr di yogurt magro bianco, 1 limone succo + zesta, 3 cucchiai di Limoncello, le foglie di 3 rametti di timo, 1 pizzico di sale, 1 bustina di lievito per dolci, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia

+ Per sciroppo: 50ml di acqua, 3 cucchiai di miele, 1 cucchiaino di fiori di lavanda bio, 1 limone il succo

In un pentolino portate ad ebolizione l’acqua. Spegnete il fuoco e aggiungete i fiori di lavanda comestibili. Lasciate in infusione e quando l’acqua sarà tiepida, filtrate e aggiungete il miele e il succo di limone.
Nella planetaria lavorate il burro con lo zucchero fin quando non sarà soffice. Incorporate un uovo alla volta la farina, lo yogurt, il Limoncello e il succo e la zesta di limone. Aggiungete l’estratto di vaniglia, il sale e il lievito.
Distribuite l’impasto in dieci piccole tortiere rettangolari per friand. Cuocete nel forno preriscaldato a 170°C per circa 15-20 minuti.
Quando saranno cotte, togliete dal forno e con un pennellino distribuite lo sciroppo sulla superficie dei friand ancora caldi.
Avrete dei friand ‘inzupposi’ ottimi da soli o con un po’ di panna montata.

lemon thyme lavender friand

lavender lemon dreched friand

miele

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2 comments

Monica 3 Marzo 2016 - 10:44

Ho trovato tante volte ricette di friand eppure non le ho mai provate, chissà perché, forse semplicemente si sono aggiunte all’eterna di lista di ricette che prima o poi proverò.
Questi sono a dir poco splendidi, colorati, ricchi e quello sciroppo…semplicemente spaziale!

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Valeria Gallorini 2 Aprile 2016 - 23:04

Molto particolare, mi intriga tantissimo 🙂
un abbraccio

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