Leek, fennel, mushroom and taleggio cheese flaky galette

by Rebecca
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C’è una stretta strada di campagna che costeggia l’ampio giardino di un castello. In una delle curve, alto ed imponente, fa da Guardiano un antico platano. Il castello è del 1300 ed è appartenuto ai Salimbene, ai Visconti, a Piccinino e infine agli Anguissola.
E’ solitario, circondato dalla bellezza di una strada dove la vegetazione cresce naturalmente, senza ostacoli. La strada la percorro spesso d’estate in bicicletta e mi piace passarci nel tardo autunno, quando la nebbia mescola senza indugio il tempo che è al tempo che fu.
Le storie hanno aderito a quelle mura e i castagni alti con il loro portamento nobile, raccontano al vento mille storie.
L’ho percorsa anche ieri, mentre la nebbia abbracciava il platano, le strade, la campagna e il Castello. L’ho percorsa per ascoltare il silenzio di novembre.
Non fa freddo, nonostante la nebbia, la pioggia, nonostante novembre volga verso il termine, non fa freddo. Con un solo maglioncino, senza giacca, le passeggiate sono piacevoli. Ancor più quando sai che tornando a casa il profumo di una galette gustosa e perfettamente autunnale inonderà la cucina.

leek mushroom fennel galette

Galette con porri, finocchi, cardoncelli e taleggio

Ingredienti per la crust: 330 g di farina 00, 230 g di burro bavarese, 7 g di sale fino, 120 ml di acqua ghiacciata, 30 ml di aceto di mele freddissimo
Per il ripieno: 2 porri, 1 finocchio, 7 funghi cardoncelli, 1 uovo, 100 g di stracchino, 70 g di taleggio, sale q.b, olio d’oliva, 1 cucchiaio di burro
Preparare la crust: Mettete tutti gli ingredienti secchi nel food processor a lame insieme al burro freddissimo tagliato a cubetti. Fate andare le lame in modo alternato e per poco tempo, circa 5 sessioni (giri) da 2-3 secondi. Dovrete ottenere un impasto sabbioso nel quale si vedano fiocchi di burro piuttosto grossi. Mettete in una ciotola, coprite con pellicola e lasciate riposare in frigo nella parte più fredda per 30 minuti.

Se non avete il food processor, mettete gli ingredienti secchi in una ciotola, mischiateli, mettete i cubetti di burro e infarinateli. Prendeteli uno ad uno e appiattiteli tra le dita velocemente, formando dei petali, infarinateli nuovamente. Mischiate il tutto velocemente e lasciate riposare l’impasto nel frigo per 30 minuti.
Trascorso quel tempo riprendete la farina e unitevi l’acqua e l’aceto freddissimi. Mescolate velocemente con una forchetta e rovesciate il tutto su un ripiano ben pulito. Schiacciate la farina con le nocche perché i palmi delle mani sono sempre troppo caldi. Schiacciate e compattate velocemente fin quando non avrete ottenuto una palla di impasto ben soda. Riponetela nella ciotola, coprite e lasciate nel frigo per 15 min.
Nel frattempo preparate il ripieno mettendo a lessare in abbondante acqua salata il finocchio tagliato in quarti, per circa 10-15 minuti dal momento in cui bolle. Tagliate a rondelle i porri e ammorbiditeli in una padella con l’olio e il burro. Scolate il finocchio dall’acqua e aggiungetelo ai porri, insieme ai cardoncelli tagliati a fette non troppo sottili. Aggiustate di sale e lasciate intiepidire.
Aggiungete al composto un uovo intero, lo stracchino e il taleggio e mescolate bene.
Riprendete ora m’impasto e stendete velocemente senza maneggiare troppo l’impasto. Mettete il composto di verdure, stendetelo leggermente con l’aiuto di un cucchiaio e piegate i bordi della crust. Mettete la galette su una teglia rivestita con carta forno. Mettete il tutto nel frigo per altri 20 minuti dopo di che fate cuocere nel forno preriscaldato a 185°C per circa 40 minuti o fino a quando non vedrete la galette bella dorata.

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2 comments

Francesca 27 Novembre 2016 - 23:39

La fiamma del caminetto c’è ancora, vero? Porto un ciocco di legno, voglio scaldarmi con te, prima di dormire… mi piace venire a trovarti di notte, l’altalena è ferma e avvolta nel buio, il cottage è la tana adatta per aspettare mezzanotte tra storie, racconti e profumo di forno ancora nell’aria…
Il silenzio di novembre me lo sono goduto, anche se è stato un silenzio pieno, di tanti piccoli suoni che hanno unito vento, pensieri, consapevolezze… cammino su una strada, non so se sbucherà un castello, di sicuro alberi li andrò a cercare e qualche platano saggio saprà consigliarmi, perchè è amico del tuo…

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Rebecka 1 Dicembre 2016 - 14:05

Il caminetto è sempre acceso, quasi come il forno. Io ti aspetto! Metto sul fuoco il bollitore così possiamo berci una tisana e concederci un biscotto prima di dormire.
Io spero che quella strada che stai percorrendo possa sorprenderti ogni giorno, in mille meravigliosi modi che nemmeno puoi immaginare e che platani, tigli, meli e querce possano offrirti rifugio e ristoro…

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