Turmeric, cardamom and ginger bundt cake

by Rebecca
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London Grammar – Rooting For You

L’inverno non irrompe, non si abbatte bianco e splendente sulle colline e sulle campagne, non copre con il suo candore, non protegge i germogli. L’inverno mi gira intorno ed io inseguo con il fiato sospeso ogni nuvola. Mi sveglio durante la notte ad intervalli regolari solo per sbirciare fuori dalla finestra e sperare d’esser sorpresa.
Vorrei, vorrei…vorrei neve bianca, palloncini rossi, un maglione senape, un cappotto turchese. Vorrei piedi nudi nella neve, impronte calde che sciolgano i pensieri più gelidi. Vorrei una teiera con rose rosse sul davanzale della finestra, mentre fuori scendono fiocchi grossi come crepes, lenti, così lenti che puoi leggere i segni dei cristalli, quali portatori di messaggi lontani. Vorrei poiane volteggiare alte tra le nuvole cariche e corvi sul finire del giorno, pettirossi chiassosi nel silenzio del mattino.
Vorrei ciuffi bianchi di neve sui recinti, da raccogliere, mettere nei bicchieri ed irrorare con succo di melograno. Rosso su bianco. Vorrei…
Vorrei canali costeggiati da ilex infuocati e schiere di abeti e pini come Guardiani del Sentiero. Vorrei un corteo di lepri paffute e candele che splendono nel biancore iridescente della notte. Vorrei violini vibranti nel mezzo del nulla, pianoforti che interrompono il riposo delle cortecce, che scaldano la linfa spingendola oltre, tra rami e germogli pulsanti.
Vorrei che le feste non passassero in fretta quando sono con chi amo, quando faccio quello che desidero. Ma sono passate, anche se l’albero di Natale troneggia ancora nel suo angolo in attesa dei primi fiocchi. E adoro le sue luci quando scende la notte.
Ma la verità è che inizia a serpeggiarmi nella pancia il desiderio di altre feste, come la Candelora, che sarà qui tra poche settimane. E per la candelora la neve è d’obbligo e lo è la luce, quella luce che io mangio con fame ogni giorno. In media ci viene regalato un minuto di luce in più ogni giorno ed io e la mia fame siamo capaci di notare quella impercettibile differenza.
E questa fame di luce e di bianco mi farà desistere. Rinuncerò all’albero di Natale in favore di una vera invasione di candele bianche in ogni angolo della casa. Che forse da tutta quella luce alla fine anche la neve verrà attirata e forse incuriosita si spingerà fin qui.
Quando arriva gennaio inizio ad avere una voglia incredibile di limoni e di spezie dolci e calde. Ve lo ripeto ogni anno, lo so.
Questa di oggi è una ricetta che ancora non vuole abbracciare le diete, ma che è gialla di sole e profumata di spezie.
Una coccola perfetta per pomeriggi malinconici che riflettono l’inverno ma proiettano la primavera.

turmeric bundt cake

Ingredienti: 15/20 gr di curcuma fresca, 5 capsule di cardamomo verde, 15 gr di zenzero fresco, 150 ml di latte di riso, 200 gr di burro bavarese, 280 gr di farina 00, 250 gr di zucchero, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, 3 uova, 1 bustina di lievito per dolci, un pizzico di sale, la scorza e il succo di un limone

turmeric milk bundt cake

Preriscaldate il forno a 175° C.

In un pentolino portata a bollore il latte di riso e mettetevi in infusione la curcuma e lo zenzero grattugiati e le capsule di cardamomo schiacciate nel mortaio. Lasciate intiepidire.

Nella planetaria lavorate il burro con lo zucchero fino a quando non avrete un composto chiaro e soffice. Aggiungete un uovo alla volta ed incorporate il successivo solo quando il precedente è ben amalgamato. Incorporate un po’ alla volta la farina e il lievito setacciati. Aggiungete infine il sale, la vaniglia, la scorza e il succo del limone e il latte filtrato.

Imburrate ed infarinate uno stampo per ciambelle e versate il composto. Cuocete per circa 40-45 minuti nel forno preriscaldato a 175° C.

turmeric ginger cardamom milk bundt cake

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6 comments

El bocado de la huerta 17 Gennaio 2017 - 15:24

Que buen resultado con un color estupendo.
Adoro el cardamomo.
Un saludito

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Rebecka 31 Gennaio 2017 - 11:20

Gracias amiga!

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Melania 18 Gennaio 2017 - 15:18

Tu e la tua amata neve…
Sembra di star lì con te, col naso appiccicato alla finestra ad attenderla. Lieve, soffice e candida come non mai. Sembra di star lì a sentir quel tremore che il freddo spinge fin oltre la pelle e di potersi scaldare poi col calore di un’emozione.
Arriverà la neve. Te lo scrissi già la scorsa volta.
Non so, lo sento. Arriverà a coprire le cose. Regalare quel colore meraviglioso. Ci sarà sui ramoscelli, sulle foglie cadute per terra. Ci sarà sui tetti delle case e per le strade mentre cercheremo buffe di afferrarla e giocarci un po’.
E poi, ad attenderci la magia delle feste che vorremmo non finissero mai. Rifarò la tua ciambella, perché ne amo ogni singolo sapore.

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Rebecka 18 Gennaio 2017 - 17:32

Lo spero con tutto il cuore. Stamane guardavo il meteo fino alla fine di gennaio e previsione per febbraio e sembra proprio che qui da me ci sia un sole spietato, un giorno dietro l’altro. Nessuna nuvoletta, nemmeno mezza, nemmeno mezzo fiocco.
Ma io ci spero, ci spero ancora.
L’aspettiamo insieme sorseggiando tisane e mangiando fette di ciambellone.
Un abbraccio grande.

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e 1 Febbraio 2017 - 13:32

Anche se la neve non è arrivata devo dire che con questa ricetta e queste foto sei riuscita a creare l’atmosfera giusta 🙂 bellissimo il colore di questa ciambella! Un bacione

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Rebecka 1 Febbraio 2017 - 13:52

Grazie di cuore Ely. Domani è la Candelora ed io speravo di cuore di averla bianca, con un manto sofficissimo di neve. Invece ci aspetta l’acqua e tanta a quanto pare. Vorrà dire che rifaccio questo ciambellone color sole, che tanto mi piace vedere la curcuma tingere l’impasto.
Un abbraccione

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