Fennel vichyssoise with fresh dill

by Rebecca
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I piccoli inconvenienti che ci tormentano a ogni ora si possono considerare destinati a tenerci in esercizio, affinché nella fortuna non si afflosci del tutto la forza di sopportare i guai grossi. -Arthur Schopenhauer-

E gli imprevisti, anche in giornate di piena gioia ed armonia, a noi del Cottage non sono mancati nell’ultimo periodo. Giorni in cui siamo stati decisamente messi alla prova, in cui l’incertezza ci ha divorati. Giorni in cui abbiamo sperimentato sulla nostra pelle le piccole falle della sanità, in cui ne abbiamo sparlato e che abbiamo a tratti anche maledetto.
Perché bisognerà pur dirlo, ma, i giorni di festa i supermercati e i centri commerciali rimangono aperti, invece i laboratori di analisi dell’ospedale, la cui importanza non è necessario ribadire credo, lavorano al 30%, solo per urgenze (definizione che sarebbe interessante comprendere che vuol dire secondo la loro idea).
Ma ciò detto, credo -quasi sempre- che tutto è bene ciò che finisce bene. E di grazia che è finita bene.
Poi, fuori da quel tunnel poco divertente, c’era un mondo ad attenderci, un mondo sotto e sopra le nuvole. Giorni di pioggia, giorni in un turbine di follia e gioia, di meritata spensieratezza, di coccole in dose extra. E quando dico coccole, spesso è compreso nel pacchetto anche la coccola al pancino. Tra torte multipiano, dolcetti d’infanzia e grigliate, abbiamo lasciato un po’ di spazio anche per una coccola calda.
La mia adoratissima, semplice e perfetta Vichyssoise. Che come ben si sa, anche la vichyssoise è a modo mio.
Vi avevo raccontato sulla fan page che io ho due versioni per la vichyssoise: una autunnale con i funghi e l’altra estiva con i finocchi. E che non sempre la servo fredda come la vichyssoise vuole, perché a me tiepida d’estate piace, ancor di più calda durante i mesi freddi.
Oggi vi propongo la versione della mia vichyssoise primaverile, con gli ultimi finocchi della stagione. Perfetta da sola, senza troppi fronzoli, anche se a me un paio di fronzoli in più piacciono da morire: un pizzico di aneto fresco e un generoso cucchiaino di crème fraîche.

S’il vous plaît appelez-moi Julia Child!

Ingredienti per 4 porzioni: 3 patate medie, 5 porri, 1 cipolla dolce piccola, 2 finocchi piccoli, 1 tazza di latte intero, 2 tazze di brodo vegetale (cipolla, sedano,carota), 2 cucchiai generosi di burro, un pizzico di noce moscata, sale e pepe, aneto fresco per guarnire
In una casseruola a bordi alti mettete a sciogliere il burro. Aggiungete la cipolla tagliata finemente e i porri tagliati a rondelle. Cuocete a fiamma dolce per circa 5 minuti, fin quando porri e cipolla non saranno morbidi. Aggiungete i finocchi e le patate tagliati a fette, bagnate con il brodo, aggiustate di sale e lasciate cuocere per 30 minuti dal momento in cui la vichyssoise inizia a bollire.
Trascorso il tempo, verificate la cottura con una forchetta e se i finocchi e le patate sono morbidi, spegnete il fuoco. Lasciate intiepidire leggermente, aggiungete il latte intero, la noce moscata, il pepe e con in frullatore ad immersione riducete in crema le vostre verdure.
Servite tiepido o caldo guarnendo con ciuffi di aneto e un generoso cucchiaio di crème fraîche.
Potete preparare la vichyssoise anche il giorno prima e lasciarla riposare in frigo. Se volete servirla fredda, nei mesi più caldi, consiglio comunque di servirla a temperatura ambiente. Fredda di frigo non ha lo stesso sapore intenso.

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1 comment

Francesca 8 Maggio 2017 - 20:13

Su quello che racconti e hai passato, sai già cosa penso. Adesso vengo solo a lasciarti l’abbraccio del bentornata qui, perchè mancavi… mancavano le tue foto e le tue ricette scalda-cuore! Sì, le voglio chiamare così… e la delicatezza della foto che tiene tra le mani la coppetta spiega bene quello che intendo dire! A volte servono vellutate e zuppe lisce lisce, senza grumi, che ri-mettono a posto tutto… depurano spirito e mente, consolano dopo la tempesta e si lasciano godere con la calma ritrovata…

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